07-02-2017
MY MANNEQUIN
"As Daylight Deceives..."
(autoproduzione)
Time: CD (21:13)
Rating : 7.5
I My Mannequin sono un progetto attivo da circa 5 anni proveniente da Trieste, splendida città di confine che, a dispetto del suo isolamento, riesce ad esser terra di contaminazioni. Il fervore del sottobosco culturale triestino ha partorito questa nuova formazione che si compone di musicisti proveniente da altri progetti. I My Mannequin non propongono formule innovative o sperimentali, ma tengono ben saldi i piedi nella storia migliore della new wave. La ricetta è semplice: pochi ma buoni punti di riferimento (Sisters su tutti, ma anche tanto gothic rock anni '90), capacità innata di saper scrivere canzoni, senso dell'equilibrio musicale e ottima perizia tecnica. Ricetta semplice che funziona, senza dubbio, ma anche ricetta che senza talento non si potrebbe mettere in pratica. E il talento della band si sente nelle cinque tracce dell'EP, a partire dalle atmosfere cupe di "Forever Halloween", dove la chitarra in stile Sister Of Mercy e le tastiere gotiche fanno da sfondo al delirio canoro di Gjorgji. La seguente "Addiction" segue lo stesso schema della prima traccia, anche se con un mood più disperato, e lo stesso fa "We, The Nightbreed". "Goodbye, Miss Creepy" è invece un carillon ben arrangiato, ma è nella conclusiva "Winterheart" che si tocca il top, soprattutto grazie ad un impagabile lavoro delle tastiere, nonché per cambi di ritmo che spezzano il pezzo rendendolo coinvolgente e ammaliante. Riguardo ai testi, si scopre che "As Daylight Deceives..." è una sorta di concept basato sul dualismo manichino-modella, con riflessioni sulla mercificazione del corpo. Insomma, l'EP in esame ha tutte le carte in regola per diventare l'inizio di una storia importante: sta ai My Mannequin non smarrire la strada.
Ferruccio Filippi
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