13-01-2017
UNCODIFIED
"Maybe All Is Not Completed"
(Unrest Productions)
Time: CD (39:51)
Rating : 7.5
L'ormai navigato act Uncodified, gestito da Corrado Altieri, approda ai lidi della blasonata label inglese Unrest con un album di alta fattura tecnica pienamente in linea con quelle che sono le derive noise/industriali europee degli ultimi anni. "Maybe All Is Not Completed" consta di otto brani costruiti generalmente tramite sovrapposizione di elementi molteplici, compattati fino a creare una massa uniforme e densa che si muove nel tempo. Pure tempeste rumoristiche gestite in modo da sviluppare percorsi ipnotici, riuscendo, d'altro canto, a variare continuamente le strutture e l'effetto dei pezzi. Se la traccia d'avvio "Ambush" funziona da summa compositiva del disco con le sue molteplici distorsioni, le voci filtrate e i frammenti audio alla deriva, è con la successiva "1982 (The Call)" che si arriva ad un vero e proprio gorgo abrasivo monolitico nella sua enigmatica maestosità. Esemplare anche l'inserimento di una base martellante in "First Tearing", capace di aumentare la carica ipnotica e furente già espressa negli altri brani, nonché la conclusiva "The End Is Never One", riflessiva e sibillina quanto il titolo che l'accompagna, forte di una tendenza verso la dark ambient. Immancabile una certa oscurità di fondo e l'uso delle frequenze basse, utili a dare una spinta propulsiva al disco attenuando gli elementi audio più disturbanti. Lavoro che non ha nulla da invidiare alle più recenti uscite dei decani del genere (Genocide Organ, Anenzephalia) e stilisticamente prossimo ad alcuni nomi connazionali (Wertham/Deplano). Mastering curato dall'esperto Simon Balestrazzi e confezione in elegante digipak. Acquisto necessario per chi segue l'elettronica radicale.
Michele Viali
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http://www.unrestproductions.co.uk/