Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

20-12-2016

LUIGI RUBINO

"Il Soffio E La Voce"

Cover LUIGI RUBINO

(Ark Records)

Time: CD (47:32)

Rating : 8

Ci sono voluti oltre sette anni prima che Luigi Rubino tornasse sulle scene con l'atteso secondo full-length, ed alla fine il pianista partenopeo, approdato alla corte della nostrana Ark Records, si ripresenta al pubblico con "Il Soffio E La Voce". Descritta come "...un racconto sonoro sospeso in una dimensione onirica che rifugge dal caos che ci circonda per indicarci la via catartica e interiore attraverso la quale ritrovare noi stessi", la nuova fatica del musicista campano - fondatore degli Ashram ed oggi parte integrante del progetto Corde Oblique - viene nuovamente creata con l'aiuto di un manipolo di preziosi collaboratori (otto in tutto), così come già avvenne per il debut targato Prikosnovénie "A Theme For The Moon". Vocalizzi maschili e femminili, violino, droni, chitarre, flauto, fisarmonica e glockenspiel si muovono sottilmente a turno attorno al piano di Luigi per completare con soffici ricami composizioni cariche di pathos, ora sofferte e struggenti ("Oltre La Voce", "Star", "Campi Di Luce", "The Kiss", "Let Love", "The Earth Screams With Pain"), ora più poetiche e dolcemente appassionate ("Luce Mia Luce", "The Last Time", "Sensibility Is The Beginning"). Rubino, compositore che restituisce piena dignità al termine "neoclassico", lascia a tratti ampio spazio agli altri strumentisti, al punto che è il flauto ad essere protagonista nell'ombrosa "Illusion", mentre tocca alla chitarra acustica scandire le movenze di "Those Flowers"; fra tanto pathos, espresso con simile purezza d'intenti ed onestà, la palma di miglior brano spetta di diritto a "Fantasia In La", song dai tratti fiabeschi che si rivela il momento più completo dell'opera, oltre che il più coinvolgente. Luigi colpisce nuovamente nel segno con un lavoro impeccabile sul piano emozionale, trasudante una profonda sensibilità artistica, ideale per chi nel suono cerca autentica passione che sgorga dal cuore: l'attesa è stata lunga, ma il risultato ripaga ampiamente ogni aspettativa.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/Luigi-Rubino-299618323395642/

http://www.arkrecords.net/