Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

08-10-2016

ARTICO CULTO/GERSTEIN

"Live al Museo della Fantascienza/Mental Hospital P14"

Cover ARTICO CULTO/GERSTEIN

(Luce Sia)

Time: MC (70:00)

Rating : 7

Dopo l'esordio in cassetta risalente allo scorso anno con "Norduljos" il duo italico Artico Culto torna con un altro nastro, stavolta registrato dal vivo. Le due lunghe tracce immortalano un'esibizione al museo della fantascienza, in occasione dell'inaugurazione della struttura avvenuta il 31 ottobre scorso, e un live al Padiglione 14 di Collegno, datato febbraio 2016, rinforzato dalla partecipazione di Gerstein/Maurizio Pustianaz, storica conoscenza dell'underground italico. Il suono di questo giovane progetto risente sia della sperimentazione anni '70 di marca kraut e ambientale, sia delle più recenti derive elettroniche velate di oscurità ed echi gelidi, sottolineati anche dal nome di stampo 'polare' e runico dell'act stesso. Il primo pezzo propone drones algidi dal moto ondulatorio con temi sintetici mestamente melodici: le massicce frequenze basse che imbastiscono la traccia rimandano ad un gelo permanente e cristallino che si inabissa in virtuali soundtrack ombrose. Il secondo brano appare più variegato, con cambi tonali molteplici. I toni rimangono poderosi e cupi, mentre l'atmosfera irreale assume fattezze rarefatte e nebulose. Piccoli rintocchi di note, basi cadenzate e circolari, riferimenti a scorrimenti liquidi danno corpo ad un'ambient style evoluto, capace di dare una notevole spinta suggestiva probabilmente resa ai massimi livelli nell'esibizione dal vivo. Dai due brani emerge la capacità di conciliare un background formativo di primo livello, con spunti personali di ottima fattura. Nel complesso una piccola testimonianza di un nome che ha idee chiare e promette grandi cose. Prodotto con eccellente maestria sia sul piano tecnico che su quello del packaging, quest'ultimo valorizzato da un'ampia j-card ed un mini-inserto, per una tiratura di appena 60 copie.

Michele Viali

 

https://www.facebook.com/Artico-Culto-1416752748622321/

https://www.facebook.com/LUCE-SIA-168848936784613/