02-09-2016
KHOST [Deconstructed And Reconstructed By] GODFLESH
"Needles Into The Ground"
(Cold Spring)
Time: CD (25:41)
Rating : 6
Il duo britannico, autore di due album nel biennio appena trascorso, torna con questo EP a quattro tracce (realizzato sia in CD che in vinile, quest'ultimo formato disponibile sia in edizione standard che in quella di colore rosso limitata a sole 200 copie) che vanta la preziosa collaborazione di Justin Broadrick, storico fondatore dei Godflesh qui impegnato come remixer per tre brani, tutti ripresi dal secondo full-lenght "Corrosive Shroud". Il doom-noise dei Khost viene dunque 'decostruito e ricostruito' - in accordo col titolo - dal mastermind inglese, il quale varia per lo più la parte ritmica di brani originariamente fondati sulla ruvidità dei riverberi chitarristico-industriali. "Inversion" acquisisce così cadenze ossessive che paiono sporche scudisciate simil-punk, laddove "A Shadow On The Wound" mantiene ritmiche doomish simili all'originale, enfatizzando però gli aspetti ferali della costruzione. Per "Revelations Vultures Jackals Wolves" Broadrick spinge invece a tutta forza verso il puro noise, accavallando opprimenti masse tonali che esulano da qualsivoglia dettame ritmico; la conclusiva "Deathsset" è invece un nuovo brano dei Nostri, sempre incentrato sulla pesantezza dei riverberi noisy col fatidico corredo di voci gutturali poste sullo sfondo, ma dotato di una ritmica meccanica che non a caso rimanda al 'restyling' operato dalla mente dei Godflesh. Meglio comunque avvicinarsi ai Khost attraverso i due album di cui sopra e lasciare questa release ai completisti, dal momento che l'apporto di Broadrick non offre stravolgimenti tali da ampliare in maniera significativa il raggio d'azione dei pezzi rivisitati.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://khostband.bandcamp.com/