03-08-2016
CAZZODIO
"Surgical/Mechanical"
(Eibon Records)
Time: CD 1 (73:10); CD 2 (70:05)
Rating : 7.5
Progetto italiano estremamente di nicchia con all'attivo due soli album risalenti al 1998 e al 2000, Cazzodio si è saputo ritagliare lentamente un meritato status di culto, confermato in tempi recenti dai progetti paralleli Cazzokraft (in coppia col giapponese Linerkraft) e Naxal Protocol. Questo doppio CD scava negli albori dell'act, recuperando brani inediti della prima ora e un pugno di pezzi apparsi in compilation edite 15-20 anni fa. Nel primo dischetto trovano spazio quattro tracce risalenti a un nastro autoprodotto del primigenio monicker Rumore Insorto: si tratta di un noise minimale ruvido e abrasivo nato dalla sovrapposizione di frequenze urticanti e onde sonore basse, in cui i toni appaiono saturi ma non aggressivi lasciando trapelare un fondo di torbida negatività che oltrepassa i limiti ambientali per giungere ad un flusso compatto e al tempo stesso nervoso, memore della matrice power-electro europea depotenziata dei suoi picchi più distruttivi. A seguire vengono posizionati cinque brani del vecchio progetto Lupo Di Ghiaccio, anch'essi recuperati da una cassetta autoprodotta nel 1999. Qui i rumori diventano densi e massosi, ed il noise assume forme svariate: dalla slavina in piena agli stridori sadici, dalle soffuse masse concretizzate alle deflagrazioni più classiche, con relativo sviluppo che tende ad una anti-musica pronta a raccogliere quei messaggi tematici che arricchiranno di lì a poco le tracce del debut "II" del 2000. Nel secondo CD troviamo dapprima otto titoli a nome Cazzodio, estratti da compilation coeve: il rumorismo trova ora una piena correlazione con riferimenti, critiche e rasoiate alla società circostante, oltre ad alcuni sprazzi di nichilismo introspettivo che segneranno, in una filosofia netta e personale, tutta l'opera sonora del mastermind Piero Stanig. In parte viene mantenuta la densità massosa e crepitante che segna i pezzi del primo dischetto con tendenza al tetro e al negativo, in cui si fanno largo ritmiche meccanizzate, ripetizioni in loop di samples vocali ed elaborazioni sussultorie e possenti. Tutto assume forme più ordinate, con sfumature strutturali e sonore dosate con perizia. A seguire vengono collocati sette pezzi inediti datati 1997: sperimentazioni e prove di qualcosa di là da venire da cui emerge l'abrasività in accumulo, marchio di fabbrica dell'autore, oltre a percussioni elettroniche secche di stampo old-style. Alcuni passaggi hanno un indubbio valore se si è al di dentro della scena harsh-industrial, altri sono spunti da rifinire, stralci interessanti di un progetto che doveva ancora plasmare in toto la sua identità. Il remastering operato sulle copie master originarie contribuisce in modo fondamentale al recupero delle tracce, consegnandoci un suono che, in molti casi, era in anticipo sui tempi. Confezione in digisleeve apribile a sei pannelli ampiamente illustrato e ricco di informazioni cronologiche. Ottimo risultato sia sul piano formale che contenutistico.
Michele Viali
http://www.last.fm/it/music/Cazzodio