23-07-2016
SYNAXARIA
"Sadness Of Memories"
(autoproduzione)
Time: CD (57:57)
Rating : 7
Avevamo lasciato i bielorussi Synaxaria circa un anno fa alle prese con il loro primo mini-CD "Vojna", ancora incerti su quale strada perseguire, divisi fra una sincera ammirazione per l'industrial sound dei Rammstein e una naturale inclinazione verso il metallo gotico dei Lacrimosa. Si attendeva con curiosità quindi il full-lenght, che si è infine materializzato sotto forma di questo "Sadness Of Memories". La prima cosa che balza all'occhio è la scelta dell'inglese come lingua ufficiale dei testi e dell'artwork, cosa che non era avvenuta con il precedente lavoro, che evidenzia una voglia di emergere oltre i confini della propria terra. Per fare questo la band vira decisamente verso il suono gothic metal, ribattezzando la propria musica romantic rock, una scelta che tutto sommato sintetizza bene ciò che i nostri propongono nelle 10 tracce del disco. Già l'iniziale "Run With Me" è il paradigma sul quale vengono costruite quasi tutte le altre tracce, ovvero un pezzo che inizia con una timida tastiera e che poi sfocia in un aggressivo gothic metal segnato da un refrain malinconico e romantico, anche se un po' ingenuo. Su questa falsariga troviamo brani come "Go Into The Night", la melodica "Poison In Her Mind", la classica ma efficace "Mirages" o la cupa "Our Summer Is Gone". Vi sono poi altri brani che, pur affondando le radici nel metal gotico, si differenziano per qualche particolare, come gli inserti folk di "E.M.I.D.A.Y.", il pianoforte neoclassico di "Love Gives Eternity" o la ballata avvolgente di "Ghosts Of Our Past". Resta fuori da questo cliché la conclusiva "Angel", brano folk nella melodia e visionario negli arrangiamenti. Alla fin fine "Sadness Of Memories" risulta essere un disco di buona fattura e un sensibile passo in avanti rispetto al precedente "Vojna". Con questo disco i Synaxaria abbracciano il gothic metal, eliminando quasi del tutto le influenze industrial e folk del passato. Se da un lato la chiarezza di idee è positiva, dall'altro essa limita la varietà e l'originalità della loro proposta musicale, anche se, ad onor del vero, i Synaxaria tentano timidamente di variare il sound con qualche inserto non convenzionale, giusto per non sembrare gli ennesimi cloni di Nightwish e Xandria. Operazione riuscita fino ad un certo punto, che però merita incoraggiamento.
Ferruccio Filippi
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