23-06-2016
THE TAPES
"Glasaugen"
(Luce Sia)
Time: MC (40:00)
Rating : 8
Dopo il recupero del nastro "Treni Lirici" firmato da una metà del duo The Tapes, la label Luce Sia ripropone un album dell'ultimo periodo del combo italico: "Glasaugen" veniva dato alle stampe in cassetta nel 1988, e di lì a qualche anno i fratelli Giancarlo e Roberto Drago avrebbero messo in sonno il loro progetto dopo aver attraversato tutti gli anni '80 (il debut risale al 1982) ed averne assorbito in pieno la lezione sonora e sperimentale, ben esemplata in questo lavoro. L'album si divide tra (tanti) spunti relativi alla new wave, distorsioni audio, rumorismi e retaggi della minimal-synth allora imperante, rivista nelle sue frange più estreme e distanti dalle venature pop in voga. In generale i brani sono impostati su giri circolari ossessivi, tendenti a ripetere in modo straniante sia rumori che temi melodici spesso battuti da percussioni secche che da un lato guardano al gusto puro della ritmica (con rimandi velatamente dance), e dall'altro ad un martellamento psicotico retaggio di certe firme di marca industrial. I beat secchi diventano l'ossatura nervosa di buona parte dei pezzi, rifiniti in vario modo: dalle asprezze strappate al mondo circostante di "R.E.M." (con l'old school industrial a fare da esempio) ai passaggi addolciti da curiosi temi di piano con andamento nonsense ("Burning Cars"), dai pattern spediti di "The Day Of Silence" - traccia fortemente aderente ai canoni di gente come Absolute Body Control - fino alle orchestrazioni sintetico-analogiche di "On The Air", forse il passaggio più straniante dell'opera. Il futurismo robotico di The Tapes è specchio di un'epoca artistica di cui i fratelli Drago si sono nutriti per divenire parte attiva di una scena seminale che attende ancora molte grandi ristampe. "Glasaugen" è un tassello prezioso di una discografia che, ci si augura, sarà recuperata totalmente al più presto, per ora punto di partenza per chi vuole scoprire un'ottima realtà del passato ingiustamente poco considerata. Edito esclusivamente su nastro in un'edizione di sole 60 copie, abbellite dalla solita perizia grafica e formale dell'etichetta Luce Sia.
Michele Viali
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