15-06-2016
CAPRICORN 12
"Demo 2016"
(autoproduzione)
Time: CDr (39:17)
Rating : 7.5
Dopo l'esordio avvenuto nel 2014 il progetto di Andrea Gilardelli torna con un nuovo lavoro autoprodotto, nato ancora una volta sotto l'egida di una dark ambient personale di alto livello in cui viene messo in mostra un background da grande appassionato del settore, cosa che pone il monicker italiano un passo avanti rispetto ad altri nomi più navigati e blasonati, ma probabilmente meno esperti per ciò che concerne i meccanismi compositivi di un certo genere musicale. L'avvio di "It Seems The Pain Is Not Enough" si attesta su frequenze basse pulsanti, inscenando un insistente senso di oppressione e oscurità totale in linea con la classica ondata death-industrial mitteleuropea. Le ambientazioni lugubri albergano anche in "Mary Red & Her Five Black Hounds", dove viene mantenuta anche la carica noise di sottofondo, qui amplificata da toni ridondanti e ipnotici con minimi echi di marca space. Dopo il fosco intermezzo di "White Noise/White Anguish", in cui fa capolino una velata melodia, si torna al magma denso tipico dell'opera, ancora cesellato da sussurri vocali stampati su di un immane e tetro muro di rumore ambientale in "Emergency Exit". La chiusa di "Listen To Her Voice" è il momento più riflessivo del disco, strutturato su un tema univoco e plumbeo fatto di rimandi retrò e fantasmatici, sorta di soundtrack in odore di nostalgia sci-fi. Rispetto all'esordio aumenta la dose di rumore presentando brani più densi, forse più aderenti agli standard di etichette quali Tesco, Loki e Cyclic Law ma forti di una maggiore maturazione, evidente anche sotto il profilo tecnico e di assemblaggio delle parti. Confezione interessante nella sua semplicità, dotata di uno slipcase in carta ruvida e invecchiata con illustrazioni notevoli firmate dallo stesso Gilardelli. I tempi per passare ad un'etichetta discografica di alto livello sembrano ormai maturi.
Michele Viali