Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

06-06-2016

SHIBALBA

"Samsara"

Cover SHIBALBA

(Malignant Records)

Time: CD (47:45)

Rating : 7

Progetto greco che ha visto i natali nel 2009, Shibalba giunge soltanto ora alla realizzazione del primo album dopo il demo d'esordio (anche ristampato) e varie collaborazioni con act quotati del settore. Il nome, gestito dagli oscuri membri Acherontass (attivo già in band di orientamento metal) e Aldra-Al-Melekh, fa da viatico ai brani: Shibalba è infatti, nella mitologia Maya, l'oltretomba governato da spiriti collegati alla morte, e il titolo dell'album "Samsara" fa riferimento al ciclo della vita e della rinascita in alcune religioni indiane. I suoni danno ovviamente forma ad atmosfere sinistre che da un lato puntano alla ricostruzione di ambienti ultraterreni particolarmente cupi, e dall'altro insistono su una ritualità celebrativa rivolta verso riti misterici e ancestrali. Una stratificazione di droni e rumori costellati da un'infinità di strumenti etnici ed un largo assortimento di percussioni, oltre a cori e canti liturgici, sono i tasselli di un grande arazzo multiforme che richiama alla mente i mosaici di Troum rivisti con l'urgenza ritualistico-evocativa di gente come Endvra. Sul piano stilistico si avverte il mood da colonna sonora al pari di alcuni influssi dark ambient e delle già menzionate influenze tribal-religiose, con una propensione per la celebrazione funebre tagliata da echi orientali. Il progetto ellenico rientra di diritto nel grande settore della ritual-industrial, sottogenere che proprio in questi ultimi anni ha visto una proliferazione di nomi nuovi e di parecchie felici sorprese, nate sulla scia dei senatori degli anni '80 e '90 ma sviluppatesi tecnicamente con gli ultimi corposi ritrovati dell'elettronica. Sicuramente, nel suo genere, uno tra i più convincenti monicker di ultima generazione, dotato di idee chiare riguardo il percorso compositivo da intraprendere e in grado di gestire a buoni livelli la parte creativa come quella tecnica. Degno prosecutore sia dei maestri dell'elettronica più tetra che dei tribalismi industriali degli anni '80. Da recuperare i vari split album precedenti e paralleli a questa release (recentemente stampata anche in LP in 300 esemplari dalla W.T.C. Productions).

Michele Viali

 

http://shibalbahalls.bandcamp.com/

http://www.malignantrecords.com/