11-11-2015
DONNIE'S LEACH 88
"Replacing Moments"
(autoproduzione)
Time: CD (43:14)
Rating : 7
Dietro al progetto Donnie's Leach 88 si annidano due navigati protagonisti della scena metal underground italiana degli ultimi anni, vale a dire l'aretino Francesco Lenzi (Morte & Pagliacci, Night Shadows, Mind Warp) ed il ravennate Alessandro Bucci (Hell Baron's Wrath, Maka Isna), qui riuniti per dar vita ad una creatura musicale dalla precisa identità contenutistica e stilistica, uscendo dai duri dettami delle precedenti formazioni per abbracciare invece uno sperimentalismo sonoro più ricercato ed evocativo. Sperimentalismo che funziona nella sua totalità come una soundtrack estemporanea, volta a ricreare un immaginario che si abbevera da famose creepypasta e dal fumetto e film Donnie Darko, oltre che a proporre interludi più o meno duraturi ben descritti nella sorta di scaletta che accompagna il press kit, una guida all'ascolto ed ai paesaggi sonici che il duo propone all'interno di questo "Replacing Moments". L'effetto soundtrack è ben inoculato nella discontinuità delle tracce, che si alternano tra loro esprimendosi rigorosamente fuori da una coralità d'insieme e senza l'utilizzo del cantato, come una buona colonna sonora dovrebbe fare nel rappresentare spezzoni, momenti topici o semplici riempitivi di una pellicola o di un'insieme di storie. Storie anche inquietanti, come quella della donna senza volto che ispira la intro "Mannequin" ed i suoi arabeschi psichedelici, quella legata a Nattramn e alle sue mani porcine raccontata attraverso i delay incalzanti di "P.H.M.", oppure ancora l'esperimento russo del sonno, altro famoso creepypasta musicato tramite tensioni inquiete di archi, scalpiccii di clavicembalo e campionamenti vocali subliminali. Oltre alle suddette tracce ispirate ai creepypasta e facenti parte della prima ondata produttiva dei due musicisti, troviamo anche differenti spezzoni che fanno da soundscapes alle differenti storie qui narrate, sorta di flash paesaggistico-sonori che arricchiscono le trame con location adatte: le ridondanze simil-elettroniche imbastite su tappeti chitarristici di "Autumn's Grey Pain", i collosi riverberi dronici di "Slow Thunder (Sundrone)", la fugace isteria di "Entrapped In A Nightmare", l'inquietante quanto evocativa "Inner Ruins", con la sua ambient fatta di campionamenti e riverberi chitarristici che dipingono uno scenario di guerra e distruzione, sino ai loop tra i quali volteggiano psichedelie chitarristiche in guisa blues di "Spectres Dimensions". Ma la trama principe è quella dedicata all'universo di Donnie Darko, il vero motivo per il quale i due musicisti fondano questo progetto collaterale: ecco passare tra i nostri padiglioni auricolari, che si fanno anche occhi di spettatori incuriositi, personaggi come il coniglio Frank (scomposto in centinaia di alter-ego fluttuanti nelle psichedelie fumose di "Orbital Rabbits"), Donnie stesso, perso nella foresta di piano e chitarra eterea di "Alone In The Forest", la malvagia professoressa Kitty Farmer, descritta con le tensione minimal-electro di "The Evil Is Inside The Old Teacher", il misterioso clown che si trova in macchina assieme a Frank quando Gretchen viene investita e così via. Esperimento sicuramente ben riuscito, che fa della sua variegata struttura un punto di forza assieme al particolare approccio totalmente strumentale fatto di psichedelie coinvolgenti, evocative ed efficaci nella loro semplicità diretta.
Lorenzo Nobili
https://donniesleach88.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/donniesleach88