10-09-2015
MOONCCAT
"Miroirs Des Nuits Tragiques: Vol. I"
(autoproduzione)
Time: CD (40:43)
Rating : 7
Cresciuto con un background letterario per la maggior parte rivolto alla personale passione per i poètes maudits del XIXesimo secolo, l'artista francese MoonCCat - il vero nome non ci è pervenuto - trova in questo suo debutto autoprodotto un ulteriore modo di esprimere il suo fervore creativo, già in passato sfogato attraverso il teatro, il cinema e la scrittura - è infatti il fondatore della rivista letteraria "La Revue Du Chat Noir", incentrata sulla riscoperta dei poeti maledetti francesi, ed anche della rivista "Vert D'Absinthe", dedicata ad un'altra grande passione di MoonCCat, l'assenzio - autoproducendo il primo volume di questi "Miroirs Des Nuits Tragiques", sorta di canzoniere oscuro nel quale troviamo cantati o recitati sia i testi originali dell'artista francese, sia estratti da opere di artisti o film cari a quest'ultimo. Troviamo ad esempio, nella breve introduzione "Vous Voulez Mes Roses", uno spezzone de "La Bella E La Bestia" di Jean Cocteau, la cui importanza del gesto del padre di Belle, che sebbene sia stato accolto e salvato dalla Bestia si permette di cogliere una delle sue rose nonostante il monito di quest'ultima, è ben spiegata nel libretto scaricabile dal sito ufficiale del progetto, che mette in luce interessanti aneddoti che stanno dietro ad alcune delle composizioni di MoonCCat, raccontando la storia degli autori scelti ed il messaggio che si vuole comunicare includendoli nella sua table des miroirs. L'approccio musicale di MoonCCat è quello di un cantautorato dark dalle forti influenze darkwave e coldwave, completamente basato sulla chitarra e sulla calda voce dell'artista (sia in inglese che in francese), che oltre a ciò si è occupato anche delle ritmiche scarne, del missaggio e della registrazione, nonché dell'artwork dell'album. Nell'oscuro incedere dell'opera si passa dunque per marce distorte e sentite come "The Phantom Wooer", dalla ritmica scarna e dalla chitarra graffiante e cadenzata in una sorta di walzer oscuro e fantasmatico - in linea con l'opera di Thomas Lovell Beddoes dalla quale è tratta - e pezzi dall'anima oscuramente wave come "Les Orages", "Dreams To Sell" o "Les Temps" - trattasi quest'ultimo di un testo originale di MoonCCat messo in musica - , tre dei pezzi più lunghi dell'opera che si alternano a più brevi ballate oscure di percussioni e voce ("Black Lake"), altre ancora dalla connotazione folk psichedelica ("Hypnos") o dalla sentita componente melanconica ("Les Chats Puissants Et Doux", messa in musica del famoso sonetto di Baudelaire). "El Desdichado", tratto dall'opera di Gerard De Nerval, aggiunge anche un breve duetto di voce e piano, accompagnandoci poi verso il finale attraverso la coldwave di "Le Magasin Des Suicides", lo struggente cantato di "Melmoth Et Isadora" su semplici quanto efficaci arpeggi e caustici riff, e la chiosa sostenuta di "La Vierge Folle". Tante sfaccettature di un'anima colma di ispirazione e pathos, questi "Miroirs Des Nuits Tragiques" ben rappresentano il fervore compositivo dell'artista francese, apponendolo su efficaci strumentazioni scarne e ben esprimendolo attraverso un cantautorato ombroso e piacevolmente struggente.
Lorenzo Nobili
https://www.facebook.com/Moonccat