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Room 104

31-08-2015

HALO MANASH

"Haudattujen Valvoja"

Cover HALO MANASH

(Aural Hypnox)

Time: CD (71:11)

Rating : 8

Decima uscita per quello che è lecito definire l'act di punta di casa Aural Hypnox, che torna con un nuovo album dopo le due ottime ristampe di vecchi titoli finiti sold out dello scorso anno. La nuova fatica del trio finnico, da ascrivere alla 'Sublunar Series' dell'etichetta produttrice, nasce dagli incontri e dai raduni sacri tenuti dal gruppo stesso negli ultimi quattro anni; le sette tracce incluse sono state catturate su nastro dal vivo con solo due microfoni nel privatissimo 'Temple Hwaar' ove i Nostri si riuniscono, impiegando prevalentemente strumenti realizzati in proprio e manipolati live attraverso amplificatori ed altra apparecchiatura audio, per un'opera che chiude un più grande 'ciclo interiore' iniziato oltre un decennio fa con l'album "Par-Antra I: VIR". I sette brani, tutti già presentati dal vivo fra il 2013 e il 2014 in vari Paesi (Finlandia, Svezia, Russia, Austria, Germania e persino USA), creano il consueto flusso elementale che caratterizza la ricerca artistico-spirituale di Halo Manash, stavolta con armonie più marcatamente droniche e noisy, con un risultato finale inevitabilmente più 'grezzo' per le modalità esecutive e di registrazione, ma con quella profondità di suono capace di riempire gli spazi che solo gli act dell'Helixes Collective riescono ad ottenere in maniera così convincente. I riverberi dronici si mescolano ad un rumorismo sinistro fra rintocchi di campane ("Wesieni Wainajat", "Aaveet"), bassi pulsanti che squarciano l'oscurità notturna ("Kanto"), voci lontane (la title-track) e tanti altri dettagli che riescono ad emergere e trovare la propria collocazione, in un flusso anche stavolta teso a raggiungere stati più alti di coscienza e luoghi più remoti dove solo la mente può arrivare. Un lavoro sicuramente corposo, ma capace di slegare dalla mera percezione del tempo quell'ascoltatore disposto a dedicare la massima concentrazione all'arte mesmerica di Halo Manash. Al solito, lavoro imprescindibile sia per chi conosce ed apprezza il longevo act finlandese e in generale l'encomiabile lavoro di un'etichetta come la Aural Hypnox, sia per chi a quei suoni oscuri a cavallo fra dark ambient, drone e noise chiede qualcosa di più di un ascolto 'scenografico' ad effetto. Sempre assolutamente notevoli le edizioni: quella 'standard' in cartoncino satinato apribile con quattro inserti fronte/retro e booklet in carta ruvida, realizzata in 400 copie, e quella 'box-set', limitata a soli 87 pezzi e ricca di manufatti che ne impreziosiscono la simbologia.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.helixes.org/halomanash/

http://helixes.org/auralhypnox/