Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

31-08-2015

IRON FIST OF THE SUN

"We Can Yield Our Own Footsteps"

Cover IRON FIST OF THE SUN

(Cold Spring)

Time: CD (45:07)

Rating : 7.5

Settimo album da studio per Iron Fist Of The Sun, nome ormai assurto al ruolo di unicum nell'attuale panorama post-industriale grazie al sapiente incrocio di rumorismo grezzo, atmosfere sinistre e velata asprezza emozionale. Nato con peculiarità prossime alla power-electro più distruttiva, l'act capitanato dall'inglese Lee Howard evolve con le ultime uscite in un mix di brutalizzazioni tonali dotate di un'anima nera, tesa a descrivere atmosfere particolari piuttosto che a bearsi della propria ferocia. "We Can Yield Our Own Footsteps" prosegue l'aggiornamento della lezione noise in chiave oscura, calcando la mano su frequenze basse e linee tonali che divampano nel buio più cupo: strategia compositiva che tocca la sua massima efficacia quando riesce a dar vita ad un requiem rugginoso ("Cold Wet Skin") dove serpeggiano orrori dissepolti, o dove scorre un magma ipnotico che martella la mente fino alla follia ("Born Of Snake"). Panorami asfittici prendono forma grazie a scarne ritmiche sovrapposte e rumori analogici, su cui esplodono improvvise cacofonie ("Pride") o si intromettono voci disturbanti plasmate in roventi abrasioni tonali ("The Disappearing Chair"). Le architetture monocordi creano un'attesa ossessiva che si lascia andare in talune circostanze al noise tout-court ("Insignificant") con esiti prossimi ad un Atrax Morgue vecchia maniera, sviluppate a partire da giri minimali e continui ripetuti all'infinito e graffiati da voci violentate. Una rozza cappa asfissiante, densa e pesante traccia la strada rovente di questo autore ormai divenuto abituale presso la Cold Spring. Da non perdere per chi ha un debole per l'aggressività sinistra. Disponibile sia in CD (nella solita essenziale veste tipica della label di Justin Mitchell) che in LP, quest'ultima versione limitata a 250 copie in vinile nero e 100 in vinile trasparente.

Michele Viali

 

https://www.facebook.com/IronFistOfTheSun

http://coldspring.co.uk/