23-06-2015
NETHERWORLD
"Zastrugi"
(Glacial Movements)
Time: (56:19)
Rating : 7.5
Alessandro Tedeschi, titolare della Glacial Movements, inaugura una nuova serie di uscite denominata "Iceberg", incentrata sull'unione degli elementi tematico-sonori che da sempre hanno contraddistinto le uscite della sua label, arricchiti da una insolita vena techno-dub. Non a caso è proprio Netherworld, progetto del padrone di casa, ad aprire la saga con questo "Zastrugi", lavoro composto da cinque lunghi brani che sembrano voler descrivere gli aspetti più aspri di quei territori glaciali in precedenza descritti con un mood decisamente più poetico. Se il lato isolazionista permane nei droni piani e freddi che scorrono senza sosta, emerge imperiosa un'ambient ruvida tesa a spiegare fenomeni naturali impervi. L'impianto si basa ancora su linee tonali sottili che scorrono continue, battute però da ritmiche costanti ricavate da rumori naturali o mimando lievi palpitazioni. L'inserimento di piccole variabili fornisce un tocco di inquietante vitalità, non di rado tendente verso panorami misteriosi che solleticano le paure recondite dell'ascoltatore. Impercettibili melodie si affacciano in alcuni brani, lasciando dietro di sé una scia di latente emozione soffocata tra le maglie di una natura che sembra voler mostrare il suo lato più ostile. Ogni brano è corredato da una breve descrizione stampata nell'artwork interno, sorta di vademecum per ascoltare un lavoro delimitato da temi ben mirati, e se da un lato sono ancora i fenomeni naturali ad incidere sulla creatività di Tedeschi, dall'altro si impongono zone geografiche precise ("Dry Andes"), nonché spunti mitologici ("Uikka") per cui vengono utilizzati cori e soluzioni tribali finora estranee al progetto. Nel complesso le similitudini più evidenti, fatti i dovuti distinguo, si hanno con Vatican Shadow, il nuovo act dell'americano Dominick Fernow che unisce l'ambient post-industriale con le ritmiche dub, soluzione che nel caso di Netherworld soggiace però ad un'area tematica specifica. Inutile dire che il fascino dei suoni e dell'intera operazione hanno un traino imponente, con grandi aspettative per il futuro. Ogni uscita è confezionata in speciali digipak fuori formato decisamente più grandi rispetto allo standard, adornati da un artwork a rilievo che nel caso di "Zastrugi" viene firmato da Rutger Zuydervelt a.k.a. Machinefabriek.
Michele Viali
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