13-06-2015
SPHÄRE SECHS
"Enceladus"
(Malignant Records)
Time: (52:54)
Rating : 7
Secondo lavoro da studio per il duo germanico Sphäre Sechs, nato dalla collaborazione tra Martin Stürtzer, mente del blasonato act Phelios, e Christian Stritzel. "Enceladus" consta di sette tracce senza titolo create esclusivamente con equipaggiamento analogico e senza l'uso dei computer. L'opera si pone sulla scia drone-ambient degli stessi Phelios, incentrata su sentori space e mesmerici alla costante ricerca di una risposta al tutto, immersa nell'abisso sconfinato e solitario di mille galassie. L'esito è una grande architettura sintetico-industriale che strizza l'occhio alle colonne sonore fantascientifiche con una propensione marcata verso l'oscurità di matrice dark-ambient, sebbene vengano evitati gli escamotages tipici del genere. I droni si muovono lenti mettendo in mostra una densità tonale inusitata, quasi si volesse trasmettere il senso di magniloquenza e maestosità dell'universo, sempre in bilico tra calma e inquietudine. Solo nella conclusiva settima traccia si avverte un aumento di rumore stratificato con coralità velate, sorta di punto finale di un viaggio onirico oltre i confini dello scibile. La resa audio, al tempo stesso potente e meticolosa, riesce a dare profondità ad ogni minimo particolare propendendo per una spinta aggiuntiva sulla frequenze basse. Ne viene fuori un prodotto formalmente impeccabile, non dotato di grandi variazioni e a tratti forse orfano delle immagini per cui sembra essere stato concepito. Ipnotico all'ascolto e sicuramente più impressionante dal punto di vista tecnico che artistico, "Enceladus" rimane una potenziale soundtrack per pellicole che sappiano accostare mistero e fantascienza in una continuazione virtuale della lezione dei Tangerine Dream aggiornata con maestria ai tempi moderni. Distante dagli standard aggressivi della Malignant ma dotato della solita impressionante qualità formale. Confezione in digipak a 4 pannelli.
Michele Viali
https://www.facebook.com/sphaere.sechs