02-06-2015
LE COSE BIANCHE
"Pornography Should Not Be An Illusion"
(Naked Lunch Records)
Time: (37:44)
Rating : 7.5
La seconda stagione artistica del progetto di Giovanni Mori è ricca di incontri importanti, segno che L.C.B. è stato finalmente notato anche dal ristretto gotha della power-electro italica e da alcune gloriose label. "Pornography Should Not Be An Illusion" non fa eccezione ponendosi come la summa collaborativa dell'act aretino, annoverando tra gli ospiti Wertham, Sshe Retina Stimulants, Eraldo Bernocchi dei Sigillum S e Macelleria Mobile di Mezzanotte. La presenza di questi illustri act garantisce un risultato sonoro variegato sia pur rimanendo ancorato ai dettami rigidi del noise più disturbante, ben arricchito da una tematica cara sia al genere che allo stesso L.C.B., ispirato a più riprese dagli aspetti oscuri della pornografia. Se i primi due brani elaborati con Paolo Bandera hanno una struttura basata su droni metallici violentati e contorti in distorsioni continue con voci filtrate, i seguenti pezzi 'scritti' con Deplano alzano il tiro per toccare le vette più furenti, grazie a multistratificazioni pulsanti e marcescenti o frequenze alte che si rincorrono in una follia perpetua, arricchita da partiture vocali che assumono le sembianze di un fuoco elettrificato. Semi-ritmica e pulsante risulta anche la coppia di brani messa a punto insieme ad Eraldo Bernocchi, ma qui il rumore crudo tende a scomparire per lasciare spazio a destrutturazioni e frammentazioni di toni continui, audiosperimentazioni che spezzano l'andamento di linee tonali sotto cui scorrono temi umbratili di natura post-industriale. Il conclusivo doublet con Adriano Vincenti è forse la parte più divertente del disco: inizia con un'indimenticabile balletto rumoristico, ironico e feroce quanto basta per ricordare alcuni prodotti simili targati Genocide Organ prima maniera, e chiude con un delirante gorgo audio declamatorio ancora sulla scia dei classici della Tesco. Rispetto al passato si coglie un suono più elaborato, che se da un lato è prerogativa degli ospiti, dall'altro emerge anche nelle due tracce firmate dal solo Giò, stavolta parco di eccessive citazioni di stampo retrò, ma pur sempre aderente ad una sadica e nervosa abrasività. Ovviamente il prodotto nella sua interezza è indirizzato al ristretto pubblico di appassionati che segue la scena, i quali rimarranno sicuramente estasiati dall'alto tasso qualitativo e dai nomi coinvolti. Disponibile sia in edizione standard confezionata in digipak e limitata a 500 copie, sia in edizione ultra-limitata di soli 25 esemplari contenente anche la ristampa in CD del nastro "Aesthetics Of A Good Pornographer", uscito nel 2013 sempre in sole 25 copie.
Michele Viali
http://nakedlunchrecords.blogspot.it/