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Room 109

12-02-2015

ANALFABETISM

"Analfabetism"

Cover ANALFABETISM

(autoproduzione)

Time: (46:57)

Rating : 6.5

Album di debutto per Analfabetism, in realtà non un act all'esordio bensì il nuovo nome assunto dal progetto Knös, realtà più dura e unilaterale con all'attivo un solo album e un recente split con Negru Voda che fu creata da Fredrik Djurfeldt (noto ai più come partner in vari progetti, tra cui svetta l'EBM-oriented Severe Illusion) in coppia con Abelkarim al-Nadjem. Il nuovo monicker è stato probabilmente una scelta obbligata, visto il passaggio da duo a progetto solista del solo Fredrik, ora come in precedenza costruito su temi digitali e analogici che prendono forme droniche picchettate da rumori frammentati. Di fatto il disco non ruota attorno ad un tema particolare: i titoli (esclusivamente in svedese) fanno leva su questioni dure, sofferenze ed altri elementi tipici della scena industriale, mentre l'artwork presenta nostalgiche foto di edifici e statue sovietiche. I brani non cercano di evocare immagini precise, né di fare riferimento a situazioni ben delineate. Ci si muove nei paraggi di un noise tranquillo fatto di giri circolari e temi in loop che evolvono in taluni frangenti in un mantra ipnotico ("Hon Ater En Sten", "September"). L'effetto di fondo è spesso glaciale: i pianali continui e levigati vengono incisi con voci filtrate e particelle noise fossilizzate. Le atmosfere latitano volutamente lasciando piccoli spiragli per massosi e cupi drones dall'andamento ondulatorio ("En Visa Om Sommaren") o disteso, alla ricerca di un panorama plumbeo e granitico ("Inget Huvud Alls"). Le architetture si spingono a tratti verso una ritmica rarefatta e flessuosa più o meno evidente, che trova in "I Huvudet Pa Ingen Alls" il suo apice qualitativo. La resa audio rispecchia la necessità di mettere in luce i movimenti tonali, dando - come di norma per questo genere di lavori - potenza alle frequenze basse. Per alcuni aspetti Analfabetism prosegue il lavoro di certa scuola industriale svedese capitanata da nomi come Proiekt Hat, cercando di sviluppare parabole sonore dure e precise attorno a questioni appena accennate, calcando la mano più sulle strutture audio che sui messaggi di fondo. Prodotto in proprio ma distribuito tramite i classici canali del settore. Confezionato in un digipak di buona qualità.

Michele Viali

 

https://www.facebook.com/ProApocalypseAmbient

severeillusion@gmail.com