12-06-2014
PSYCHO KINDER
"Il Tramonto Dell'Evidente"
(Fonetica Meccanica)
Time: (27:36)
Rating : 8
Nati nel 2009 per mano del cantante e paroliere Alessandro Camilletti, gli Psycho Kinder hanno partorito ogni anno una produzione, tra singoli ed EP, ma finalmente, in questa sede, celebriamo l'atteso full-length di debutto, edito dalla neonata Fonetica meccanica, di cui Camilletti è anche headmaster. Attesa da tempo, ecco finalmente l'opera della maturità da parte di un gruppo che ha mostrato già un'evoluzione, seppur a piccoli passi. Questo perché "Il Tramonto Dell'Evidente" non è una semplice raccolta di canzoni confezionate durante gli anni che vivono della luce riflessa delle uscite precedenti. È un nuovo inizio, un contributo maturo e all'avanguardia che vanta una personalità innegabile, lontana dal post-punk degli umili esordi e forgiata su soluzioni spiazzanti, vincenti e originali. Dopo l'intro criptico e recitato di "Le Decisioni Impossibili" il gruppo mostra tutto sé stesso. Abbiamo già avuto modo di constatare la dedizione del combo con l'antipasto risalente al novembre scorso del singolo "L'Incomunicabile/L'Estasi", entrambe qui incluse, dove non manca il fondamentale contributo del partner artistico Michele Caserta (polistrumentista che ha anche mixato e registrato il lavoro), del bassista Luca Barchiesi e del chitarrista Cristiano Ballarini (nella seconda). La prima è una pulsante post-punk song in pieno stile italico, se vogliamo nostalgica, con sporche pennate di chitarra evanescente e liriche esistenzialiste, salmodiate da un ispiratissimo frontman, mentre la seconda è affidata ad una sezione ritmica sintetica dove il basso sempre pungente e le vocals crepuscolari la fanno da padrone, per ascendere poi in una disperazione sonora che aggiorna il canovaccio new-wave tricolore dei Nostri. "Panico" pare più umana e cadenzata, accompagnata questa volta dal basso di Giorgio Mozzicafreddo, intrisa di un certo cinismo rassegnato. "Segrete Edificazioni" prosegue la lezione, ancora più noir e minimale, prima della stupefacente title-track: rumorista, sintetica, atmosferica, dedita a sperimentazioni quasi ambient e filmiche (merito dei synth di Caserta e Mozzicafreddo), dove trova spazio anche un trombone (di Filippo Cappelletti), in cui la voce riverberata di Camilletti celebra la decadenza della realtà come un apostolo post-moderno. "Un Vuoto Sostenibile" prosegue la vena sperimentale (Ali Salvioni introduce moog e critter), sempre meno dipendente da una classica sezione ritmica, riproposta anche a fine lavoro in una versione riarrangiata da Salvioni stesso. È invece "La Coerenza Della Follia" che spiazza l'ascoltatore: una song viscerale, elettronica, cerebrale, dove un oscuro tappeto quasi cyber nel finale accompagna un sample che vede protagonista nientemeno che il filosofo bresciano Emanuele Severino, impegnato in una lezione sul relativismo. L'album di debutto degli Psycho Kinder spiazza con coraggio ma non tradisce il cammino percorso, regalando quelle emozioni in chiaroscuro che l'hanno sempre fatta da padrone, e apre verso benvenute soluzioni sperimentali che completano l'anima decadente del gruppo. Un lavoro encomiabile, limitato a sole 150 copie. Fedeli alla linea e innovativi. Efficace artwork di Marco "El Topo" Luchetti.
Max Firinu
http://www.facebook.com/psychokinder/