23-07-2007
TEATRO SATANICO
"Pan Ist Tod"
(Old Europa Cafe)
Time: (17:15)
Rating : 7
Chi già conosce il Teatro Satanico saprà bene che è un progetto incentrato per buona parte su un'elettronica sperimentale e minimale, spesso avanguardista e assolutamente fuori da ogni schema precostituito. Bene, dimenticate questo aspetto del Teatro, poiché "Pan Ist Tod" rappresenta un importante cambio di rotta stilistico, con eliminazione pressoché totale di congegni elettronici a favore di una strumentazione folk/rock classica. Le quattro tracce di questo 10" limitato a 333 copie rimandano a suoni popolari probabilmente del nord-est italico, gli stessi testi sono cantati/recitati in dialetto veneto e una roboante e rituale sessione di tamburi caratterizza tutto il lavoro. Se il brano d'apertura "Peter Pan" è incentrato su una chitarra arpeggiata che lo rende forse il risultato più orecchiabile dell'album, i successivi "Pan" e "Can Mort" rivelano un tribalismo ancestrale ottenuto grazie a fiati e organetti campionati, fatto che ricollega i nostri a progetti come Waldteufel, Sangre Cavallum o Sturmpercht. La chiusa affidata a "Soldati" continua sulla scia del sound precedente, con un tocco di marzialità ottenuta grazie ai sample di trombe. Il tema di tutto il disco è quello del soldato morto in guerra (un certo Peter Pan, non so se frutto di fantasia o meno), e il riferimento dovrebbe andare in particolare agli alpini: da qui deduco che questo mini-album si va a ricollegare al recente, singolare CDr "Canzoni Alpine" che il Teatro aveva pubblicato nel 2006. Non manca l'ironia, lato che ha sempre fatto capolino nei prodotti di Devis G. e Kundalini, espressa già nella formidabile copertina in cui in una foto d'epoca appaiono un gruppo di soldati tra i quali si mescola uno stranissimo, satanico personaggio, per finire al fuorviante gioco di parole tra Pan, Peter Pan e il soldato Peter Pan (!?), oltre all'analogia di significati tra Pan Tod e Can Mort. Se avete apprezzato i due capitali LP di questo progetto (entrambi senza titolo) o brani come "Confesso Tutto!" sappiate di trovarvi dinnanzi ad un lavoro completamente diverso. Io stesso sono ancora 'stordito' da questo inaspettato rinnovamento, ma è forte la curiosità di vedere cosa (e in quale formato!) il Teatro deciderà di pubblicherà prossimamente...
Michele Viali