24-11-2013
WUORNOS AILEEN
"Terrorist Activity"
(Silent Minds)
Time: (43:02)
Rating : 7.5
Eccellente ritorno quello di Wuornos Aileen, monicker nostrano che riesce a tenere alto il vessillo dell'industrial made in Italy grazie ad uscite mirate, mai fini a sé stesse e ricche di significati urticanti. Questa nuova opera arriva a distanza di tre anni dal precedente "Fragments Of Daily Life Imbalance" e si presenta con dieci tracce costruite su tappeti rumoristici ossessivi e continui, nati sulla scia della grande tradizione post-industriale europea. Si tratta di un noise abrasivo, scarno e rude, privo di troppi orpelli e finalizzato e creare inquietudine e disturbo nella mente dell'ascoltatore. Al di sopra dei suoni si stendono dei testi altamente pungenti, vero cuore pulsante del disco. Le tematiche, rigorosamente 'politically uncorrect', mirano dritte al cuore del sistema inanellando una serie di stoccate che suonano come pugni nello stomaco. La società diventa un bersaglio facile da colpire con critiche attente (esemplare il brano "Piccolo Catechismo Ad Uso Delle Classi Inferiori"), ma anche con una certa dose di ironia (si veda la conclusiva "Vote, Please"). Lo scomodo brano d'apertura "Io Odio Lo Stato In Cui Vivo" diventa un battesimo di fuoco utile ad iniziare un discorso basato su una profonda durezza concettuale e acustica, in cui interverrà anche la voce di Ezra Pound nel tema a lui più caro, esposto nel brano "With Usura". Wuornos Aileen non aveva mai raggiunto una commistione così perfetta tra suoni e parole, vero mix esplosivo che riesce, con un assetto impeccabile delle parti, ad intessere trame circolari e sibilline entro cui collocare tarli destabilizzanti. Il rumore di matrice futurista viene trasposto nell'attualità mantenendo la stessa carica distruttiva originaria, finalizzata a scuotere gli animi con atteggiamenti furenti e parole che per alcuni saranno inaccettabili. Per molti aspetti lo stile adottato può essere riscontrato anche in realtà più note (soprattutto Wertham e Grey Wolves), in cui il terrorismo sonoro diventa un mezzo per denunce e critiche assai aspre. Rispetto al passato viene accantonato l'argomento classico della morte violenta (a cui si ispira lo stesso nome della band), in favore di tematiche più complesse e meno alla moda che segnano una coraggiosa crescita stilistica e intellettuale. Disco nervoso che non lascia indifferenti, così come la bella confezione, incentrata su un pieghevole fuori misura di quattro pagine e un ampio manifesto interno di formato A3.
Michele Viali
http://www.wuornos-aileen.org/