08-08-2013
MERZBOW vs NORDVARGR
"Partikel III"
(Cold Spring)
Time: (46:57)
Rating : 6.5
Terzo e ultimo capitolo per il fortunato connubio artistico promosso dalla label inglese Cold Spring a partire dal 2004, anno in cui uscì "Partikel I". Programmata sin dall'inizio in tre fasi distinte ("Partikel II" fu realizzato nel 2007), la fusione del suono cupo e industriale del mastermind svedese Nordvargr con quello puramente noise del pluriosannato giapponese Merzbow può essere definita come un sogno che diventa realtà, tanta è la caratura artistica dei due anti-musicisti coinvolti. Quattro tracce in tutto, firmate due a testa, con uno a rifinire ed arrangiare ciò che ha creato l'altro: questa la macrostruttura di un CD che vede nella fase targata Nordvargr l'alternanza di tribalismi elettronici e scariche elettrificate, base ideale per la creazione di un mantra oscuro e meccanico che trova nell'ipnosi cibernetica il suo status principale. Un gioco raffinato in cui atmosfere e rumori robotici si compenetrano, mantenendo viva sia la matrice industrial-evocativa che quella prettamente elettrico-distruttiva. La parte firmata Merzbow insiste invece su una base analogica e retrò lunga circa mezz'ora, tappeto ideale su cui i due terroristi sonici fanno squillare le sirene della follia in un delirante caleoidoscopio di sensazioni. L'accumulo rumoristico cresce fino all'insostenibile, raggiungendo una densità e una saturazione inusitate da cui scaturiscono perdita d'orientamento acustico e sensoriale, dinnanzi alla mastodontica caldera ribollente di una indescrivibile massa elettrificata. Un gorgo sonoro indubbiamente ben fatto, rifinito con una precisione che solo gli artisti del rumore possono garantire. Ma alla fine nulla viene aggiunto a quanto già detto nei capitoli precedenti, e il rischio è sempre quello di cadere in un manierismo che mette in bella mostra l'esperienza che i due hanno accumulato in tanti anni di attività. La maestria rimane intatta e ovviamente seduce a spron battuto, segnando una profonda linea divisoria tra tanto rumoraccio a buon mercato e chi il genere l'ha creato. Ma non si va oltre un onesto lavoro fatto con mestiere, utile principalmente per completare la trilogia.
Michele Viali