26-07-2013
PHRAGMENTS
"New Kings And New Queens"
(Malignant Records)
Time: (31:25)
Rating : 8
Cambio di rotta per i Phragments, l'act slovacco che aveva iniziato la propria carriera nel 2005, in piena era 'marziale', cercando di unire la dark ambient ad echi neoclassico-guerreschi seguendo le orme di tanti progetti dell'epoca. Dopo un periodo fitto di produzioni che ne ha visto l'affermazione tra i fanatici del genere, il duo scompare nel 2008 lasciando poche tracce di sé (solo un lavoro a quattro mani con Korinth datato 2010), per tornare adesso con un album che ne cambia le direttive stilistiche e ne segna l'inizio di un nuovo corso. "New Kings And New Queens" è un EP di circa trenta minuti diviso di fatto in sei movimenti, ma in realtà costiutito da un'unica grande traccia priva d'interruzione, basata su un'ambient astratta, più pulita e poderosa rispetto ai precedenti lavori e dotata di una rara intensità. Le linee di synth, minimali e uniformi, assumono tonalità spesso nerissime; i movimenti sono lenti e i cambiamenti ridotti allo stretto necessario. Note e melodie vengono messe da parte per lasciare spazio ad un'insistente potenza tonale che in più momenti (esemplare è la traccia "New Queens") assume fattezze sacrali e celebrative, tornando ad utilizzare quella vena orchestrale che tanta parte aveva avuto nei primi lavori del duo, ora piegata ad esigenze droniche ed ipnotiche. L'effetto scenico rimanda ad una landa desolata e sperduta, dominata da temperature basse ed altitudini elevate; le sensazioni trasmesse variano dagli echi funerei dell'inizio alle fitte nebbie rotte dai boati in "Bridge Burners", fino alle panoramiche sull'infinito e la ieraticità che contraddistinguono la seconda parte dell'opera. Chi già conosceva i Phragments si troverà di fronte un progetto totalmente rinnovato, dotato di un'architettura sonora più semplice ma anche maggiormente diretta ed efficace. L'aumento qualitativo si deve anche ad una resa audio imponente, senza la quale ci saremmo imbattuti solo in qualche tonalità smorzata. Rispetto alla solita oscurità di maniera, "New Kings And New Queens" evita gli escamotage rumoristici e lascia emergere una forte predilezione per gli spazi sterminati, fattore che accomuna il CD a tante produzioni di ambient isolazionista, interpretata dai Nostri con una solennità da brivido. Un album che segna una crescita esponenziale per questo monicker, ma che è anche in grado di spiegarci come si stia evolvendo il vasto settore ambient-industriale.
Michele Viali
https://myspace.com/phragmentsindustrial
http://www.malignantrecords.com/