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Room 104

11-07-2013

VV.AA.

"SkullLine Compilation - Best Of 7 Years"

Cover VV.AA.

(SkullLine)

Time: (76:08)

Rating : 7.5

L'etichetta tedesca SkullLine celebra i sette anni di attività con questo CD riassuntivo, edito in una tiratura di 500 copie numerate a mano in slipcase cartonato. I diciotto brani vedono in azione nomi importanti della scena marziale e neoclassica, ma anche una nutrita schiera di gente nuova: progetti di ultima generazione che si stanno ritagliando un posto di riguardo nell'ambiente, ma anche perfetti sconosciuti che forse a breve vedremo esordire con un album prodotto proprio dalla SkullLine. Forniscono garanzia di qualità le interpretazioni maiuscole della vecchia guardia, sei brani posti in avvio che da soli valgono l'acquisto del dischetto: si va dalla maestosità orchestrale tutta rivolta al passato dell'italiano L'effet C'est Moi alle ambientazioni cupe e filmiche dell'accoppiata Barbarossa Umtrunk/Schattenspiel, dal neofolk tradizionale di Strydwolf ad un inaspettato jingle di Art Abscons, sempre all'avanguardia nella creazione di motivi efficaci ed immediati, per finire con l'insolita ironia di Nocturne, analogico e retrò con la sua martellante "Rape Me", e l'originalità di Von Thronstahl che unisce il rigore militare ad una ritmica in stile Nine Inch Nails per il "Boss-Lagerfeld Mix" di "Return Your Revolt...". Da qui in poi si ha una gustosissima carrellata di progetti per lo più da scoprire, molti ancorati al neoclassicismo marziale e tragico che fu dei primi Leger Des Heils (a cui deve molto il bel brano "Dresden" di Langemarck), ma anche - prima ancora - di certi Death In June, tra architetture marmoree pregne di nostalgia per un tempo che non tornerà e temi funebri che parlano di decadenza e bisogno di rinascita. Niente di nuovo né a livello tematico né sul piano stilistico, ma ciò non toglie che alcuni pezzi riescano ad essere sorprendentemente efficaci, grazie a melodie immediate e rifiniture note che hanno alle spalle anni di rodaggio. Tra i momenti migliori, oltre al suddetto Langemarck, la trionfale e mortuaria "We Shall Fight" dei francesi Jörvallr, i bombardamenti sonori e i temi eroici (sulla scia del primo Von Thronstahl) firmati Exemtum, la magniloquenza tutta sintetica di "Sailing Homeward" di Von Liebenfels, tra i più amati autori cresciuti in casa SkullLine, ed infine l'electro-marziale di Gabe-Unruh, divisa tra echi minimal wave e nostalgie di stukas in picchiata con esiti non troppo dissimili da certe soluzioni targate Wappenbund. Meno incisive la marcia mesta e malinconica di Ich Hatt' Einen Kameraden, il cui nome tradisce una scarsa fantasia, ed il neofolk a buon mercato dei desaparecidos Berkana, act scoperto da Albin Julius oltre dieci anni fa (chi seguì le gesta della Hau Ruck! se ne ricorderà bene) e poi sparito nel nulla. Fuori dal coro il neofolk delicato di marca germanica firmato In Scherben, l'industrial ruvido e abrasivo (un unicum in questa compilation) degli ispanici Siege (debitori di Folkstorm), il neofolk allegrotto con venature '80s degli acerbi Angry Young Formation e la conclusiva "The Dead Pianist" di Neuf Le Muet, esile ballad incentrata su piano e batteria. Come suggerito dal titolo della compilation le tracce sono per lo più già edite, ma ciò non limita la qualità di un prodotto vivamente consigliato e indirizzato agli amanti del genere, i quali avranno modo di scoprire nuove realtà affiancate a nomi noti in grande spolvero per l'occasione.

Michele Viali

 

http://www.skullline.com/

https://www.facebook.com/pages/SkullLine-Label-Mailorder/235584919848197