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Room 104

27-06-2013

I.R.O.N.

"Evolving"

Cover I.R.O.N.

(Rage In Eden)

Time: (40:16)

Rating : 7.5

Come per Legionarii, anche per quest'altro progetto al debutto sotto l'ala protettrice dell'ottima Rage In Eden le informazioni disponibili sono praticamente nulle, dalla provenienza geografica al personale coinvolto (verosimilmente un solo individuo). Obbligatorio il parallelo col succitato act compagno di etichetta, poiché dal proprio sito la Rage In Eden tiene a sottolineare come non si tratti della stessa persona dietro ad ambedue i progetti, specificando come Legionarii sia concentrato sulla sfera spirituale della guerra, laddove I.R.O.N. si focalizza invece sugli aspetti tecnici del conflitto bellico. Una sostanziale differenza concettuale che si riverbera anche nel suono: più atmosferico e senza tempo quello di Legionarii, più minaccioso e moderno quello di I.R.O.N., col comune denominatore nella manifesta aderenza al filone martial/industrial. Quello di "Evolving", titolo emblematico che forse vuole sottintendere anche una 'evoluzione' delle sonorità marziali (che in molti vedono già impantanate), è un suono idealmente vicino alle ambientazioni esplorate dal collega Legionarii, ma i suoi risvolti decisamente più tecnologici e vicini all'electro-industrial amplificano a dismisura il mood minaccioso, portando I.R.O.N. ad evocare quegli scenari avanzati di militarizzazione, armamento e industrializzazione della guerra che rappresentano il manifesto programmatico del progetto stesso. Con le sue composizioni I.R.O.N. ci chiede di immaginare di assistere alla costruzione di veicoli armati ed armi meccaniche, per vederli poi marciare verso orizzonti di guerra e battaglie in cui la tecnologia è alla base di tutto: quelle moderne, dove il corpo a corpo è stato soppiantato da cingolati, aerei, fucili di precisione e missili. Tuttavia in I.R.O.N. sopravvive una componente epica che si discosta dal modernismo tout-court, esaltata tanto dalle arcigne sfumature melodiche quanto in particolare dai campionamenti di cori lirici, come dimostra da subito la possente opener "United Machines". È un sound molto intenso, bellicoso e minaccioso quello di "Evolving", attento a non spingere solo sul lato tonante della marzialità e a porre in atto le giuste varianti, come le serpeggianti movenze electro di "Dawn Of Steel", quelle più macchinose e industriali di "Assemblage / Convoys", il groove meccanico di "Destroy" e i sottili clangori che squarciano le trame ambientali della title-track. Ma ovviamente la possanza non difetta, in particolar modo quella ritmica, come ribadiscono tanto l'impeto bellicoso di "Hammer Down. Build Up" quanto le minacciose rullate di "Mechanic State", nonché una "Holy Armor" che sfodera un pathos battagliero ammirevole; la summa delle prerogative di I.R.O.N., nonché il picco dell'opera, arriva con la conclusiva "The Power Inside (Holy Armor Edit)", deflagrante e carica di groove nel suo beat marziale al punto di risultare papabile finanche per i club, fermo restando che qui siamo agli antipodi di carnevalate di dubbio gusto come Nachtmahr. Siamo piuttosto non lontani dagli ambiti sonori battuti dagli ottimi Puissance, cui I.R.O.N. si avvicina a livello di suoni, atmosfere e strutture, nonostante l'assenza di parti vocali ed una vena inevitabilmente più cinematica. Un esordio compatto ed efficace che denota grande solidità, intensità ed una chiara visione d'insieme: un primo passo - limitato a sole 300 copie nella consueta confezione digifile - che gli amanti del genere dovranno tenere bene in considerazione, per un act che sarà interessante (oltre che doveroso) seguire nei suoi sviluppi futuri.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://ironofficial.wordpress.com/

http://rageineden.org/