19-06-2013
HALGRATH
"Arise Of Fallen Conception"
(Cold Meat Industry)
Time: (58:55)
Rating : 7
Nato nel 2004, Halgrath è il progetto della russa Agratha Mirrait (al secolo Ekaterina Alexandrova), cantante d'opera in quel di San Pietroburgo, giunta alla sua prima release fisica grazie all'attenzione della Cold Meat Industry dopo l'esordio in free download del 2010 "Liquid Mind" (su Ambientaria Records), il mini "Sacred" edito nel 2011 dall'italiana Invisible Eye Productions ed un secondo lavoro (uscito solo un mese prima dell'oggetto della nostra recensione) intitolato "Out Of Time", sempre scaricabile - ma a pagamento - attraverso il sito della Cryo Chamber (la netlabel di Simon Heath/Atrium Carceri). Il sound dell'artista russa si è sempre mosso su coordinate dark ambient spettrali, stregonesche, rituali e sciamaniche, sfruttando bene le potenzialità della voce, nella scia di quell'altro progetto tutto al femminile che tenne banco tanti anni fa nel prestigioso roster della Cold Meat Industry e che rispondeva al nome di Aghast, mai dimenticato dai cultori. In questa nuova fatica, racchiusa da un elegante quanto spartano digipack, l'artista russa si prodiga in otto nuove tracce che rimangono fedeli alla linea tracciata con gli altri lavori, continuando ad intrecciare la materia dark ambient alle proprie potenzialità vocali, sempre utilizzate alla stregua di uno strumento. Se nell'iniziale "Night Is Coming" i tetri vocalizzi si mescolano ad uno spoken word su tessiture ambientali, da "Crystals Know Coldness" in avanti il suono si fa più oscuro ed il background vocale più lugubre e spettrale, come dimostrano bene l'abissale "Shatari" o la più industriale "Nothing Is Everywhere". Il picco dell'opera è senza dubbio rappresentato da "Ritual Of Lost Epoch", song in cui i colpi ritmici e la melodia coadiuvano le orrorifiche vocals nella creazione di un momento decisamente stregonesco, a tratti davvero inquietante; chiude "Any Way Is The Same Way", stavolta con toni molto più sottili, dimessi e dolenti. Un'opera che funziona nel suo intento di regalare brividi raggelanti, credibile nelle sue intenzioni e nel modus operandi, oltre che prodotta come si conviene: Halgrath è un nome che merita il vaglio, e che sfruttando più a fondo le buone varianti evidenziate potrà fare ulteriori importanti salti di qualità.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/Halgrath?fref=ts