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Room 104

16-05-2013

MANIFESTO

"Rust"

Cover MANIFESTO

(Silken Tofu)

Time: (57:02)

Rating : 7

Giunge alla sua prima pubblicazione su CD, dopo una piccola lista di fortunati titoli su CDr, l'act svedese Manifesto guidato da Magnus Zetterberg. L'autore scandinavo, noto anche per le partecipazioni a piccole band di area black metal, sposa la causa death-industrial di tanti suoi connazionali più anziani di lui, arrivando ad ottenere un buon consenso tra i patiti del genere. "Rust" non si discosta da nomi noti come Megaptera o Archon Satani, seguendo la scia delle produzioni oscure e dure del periodo aureo della Cold Meat Industry, o di label più giovani come la Malignant Records e la Cyclic Law. La gran parte dei sette brani dell'album (tutti senza titolo) somma i tipici rumori della dark ambient al fine di disegnare luoghi lugubri, oscuri e umidi in cui regna un profondo senso di claustrofobia. Palpiti, rintocchi, ammassi di rumore metallico sono finalizzati a trasmettere oppressione e asfissia, ben amplificate da stridolii, rimbombi cacofonici e tutta una serie di 'amenità' utili a dar vita ad un antro bestiale, di rado illuminato da una litania soffocata. La ricetta viene variata ottimamente con la terza traccia, mix di riff chitarristici e disperate linee di synth che ci portano in un mondo a metà strada tra la disperazione cupa del black metal e una colonna sonora per pellicole desolanti. I due pezzi finali mantengono l'oscurità di base utilizzando strutture più minimali: il silenzio e l'immobilità aumentano, si tende a fare a meno di troppi rumori favorendo una compattezza basata su nodi tonali in crescendo, con passaggi che ci ricollegano alla vecchia tradizione space-ambient. Sebbene non venga aggiunto nulla di nuovo ad un genere ormai classico, Magnus ne reinterpreta i canoni con profonda efficacia creando un album di buona qualità sia sotto il profilo compositivo che tecnico, confermando ancora una volta che non bastano due effettacci e qualche grugnito per assemblare musica industriale oscura. Un titolo valido fra tanta roba approssimativa.

Michele Viali

 

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