24-06-2007
GREGORIO BARDINI
"Sentinelle Del Mattino"
(The Eastern Front/Masterpiece)
Time: (57:03)
Rating : 7
Questo album segna una svolta nella carriera del flautista e polistrumentista Gregorio Bardini. I cambiamenti si avvertono già dall'etichetta cui ha affidato il proprio lavoro: l'israeliana The Eastern Front, che da tempo si sta impegnando nel settore con buoni risultati; e continuano con la musica, ben diversa e più complessa rispetto ai precedenti album. Se infatti questo autore ci aveva in passato abituati a release incentrate unicamente (o quasi) sulle sonorità classiche dei fiati, di cui è maestro, "Sentinelle Del Mattino" presenta sfaccettature diverse e soluzioni molteplici, segno evidente della volontà di aprirsi ad un pubblico sempre esigente, ma forse più largo. La strumentazione a fiato rimane comunque la pietra d'angolo di tutto il lavoro e, adattata a stili eterogenei con fortuna alterna, risulta sempre in grado di suscitare la curiosità di chi ascolta. Così all'IDM-style del brano d'apertura, in cui la figlia di Ezra Pound recita versi di suo padre, seguono le sonorità marziali di "Batschka" a cui partecipa - e si sente non poco - Stefan Rukavina (Bleiburg), mentore di Bardini oltre i confini italici grazie alle produzioni Thaglasz. Non mancano i rumorismi ambientali ("Wacht An Der Drina"), lo spoken-word evocativo ("With Usura"), i temi di piano ("La Bottega Dell'Orefice") e le soluzioni ritmico-elettroniche ("Umani", "Depeche"), ma in tutto ciò quel che affascina di più sono le classiche inserzioni di flauto, ocarina, ciaramella ed altri inusitati fiati, che danno ad ogni traccia toccata una vena orientale e rituale, persa in un tempo indefinito: insomma, ciò a cui Bardini ci aveva abituato in lavori come "Komitas" e Foehn". Dispiace vedere che un artista di grandi qualità tecniche, attivo da molti anni anche nella scena underground (ricordo tra l'altro la sua presenza nei Thelema e nel progetto T.A.C., ma sono gocce nel mare), non abbia ancora ottenuto una visibilità più consona al suo status. Credo che questo lavoro possa finalmente coronare una carriera importante, garantendo a Gregorio una notorietà meritatamente conquistata sul campo.
Michele Viali
http://www.theeasternfront.org/