30-03-2013
FUNERARY CALL
"Nightside Emanations"
(Malignant Records)
Time: (49:38)
Rating : 7.5
Del progetto primigenio del canadese Harlow MacFarlane (la mente dietro a Sistrenatus) avevamo parlato circa cinque mesi fa, quando l'ottima Crucial Blast immetteva sul mercato l'ultima fatica "Fragments From The Aethyr", da noi ben accolta. Questo "Nightside Emanations", edito in un digipak formato DVD a quattro pannelli, è la penultima release in ordine di tempo per il longevo act, in quanto rilasciata un mese prima del succitato album targato Crucial Blast, e rispetto ad esso presenta sonorità più prossime alla dark ambient rituale, in quanto spogliate di quel certo fragore industriale evidenziato in altre occasioni. Se i legami con dei primordi vicini a certe derive black metal si riducono stavolta soltanto a talune sensazioni evocate dall'uso della voce di Harlow (non certo strillata e parossistica come nella 'fiamma nera', ma comunque capace di emanare vibrazioni realmente infernali), a livello di suoni il dischetto non poteva che legarsi ad una oscura ritualità di matrice ambientale, visto l'utilizzo di elementi in pietra, legno, metallo ed ossa, uniti ad una strumentazione sia analogica che digitale. Ne scaturisce un lavoro plumbeo, abissale e lugubre, dove il rumore si riduce al ruolo di complemento, lasciando spazio a neri riverberi (la title-track), rituali ciclicità ("Thee I Invoke"), cupi rintocchi ("Seven Candles Burning") e finanche sottese melodie che emergono fra i colpi rituali (la conclusiva "Upon The Heath"). Sicuramente un'opera più lineare rispetto ad altri lavori firmati Funerary Call, ma non certo priva del medesimo fascino che ha accompagnato i momenti migliori della carriera di MacFarlane, sempre capace di un suono che sa raggiungere gli scopi prefissati, evocando le giuste sensazioni in chi ascolta. Chi nell'oscurità ambientale ama le trame più nere e le vibrazioni più misteriosamente maligne, di certo non potrà farsi sfuggire un lavoro come questo, che garantisce non solo la qualità della resa sonora e la maestria realizzativa che contraddistinguono l'operato del musicista canadese, ma che soprattutto si impone quale giusta colonna sonora per delle autentiche 'emanazioni notturne', come suggerisce il titolo stesso.
Roberto Alessandro Filippozzi
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