06-11-2012
THE STOMPCRASH
"Directions"
(Dreamcell 11 Entertainment/Aural Music)
Time: (49:25)
Rating : 7.5
Nati ufficialmente nel 2002, i milanesi Stompcrash giungono alla loro seconda prova sulla lunga distanza esattamente dopo dieci anni dalla fondazione. "Requiem Rosa", il loro debutto del 2007, aveva evidenziato una sana attitudine darkwave ricca di riferimenti ai padri spirituali del genere, ovvero Cure, Clan Of Xymox, Sister Of Mercy et similia. Ma se quel disco era risultato ancora acerbo, il nuovo "Directions" presenta un netto passo in avanti in termini di maturità di composizione e personalità. I punti di contatto con il debutto sono però ancora evidenti, a partire dalla copertina, che nasce dal contrasto fra un paesaggio devastato e l'uomo in volo sostenuto dai palloncini. Da ciò si capisce come gli Stompcrash si muovano in un tunnel di oscurità, alimentato dalle suggestioni lovecraftiane dei testi, ma con un sottofondo di speranza che, nella copertina del primo disco, era rappresentato dai fiori in primo piano. Come detto, i riferimenti musicali - come quelli letterari - degli Stompcrash sono molto alti. Tuttavia, questi sono elaborati in maniera personale e filtrati alla luce di un robusto gothic rock, arricchito da tastiere tese a creare un sound al tempo stesso potente ed atmosferico. Il disco viaggia su due direttrici diverse. Da una parte brani d'atmosfera, costruiti su riff semplici, ma arrangiati in modo da poter aver diverse chiavi di lettura e stimolare la fantasia dell'ascoltatore. Dall'altro pezzi più immediati, potenziali hit singles, anch'essi semplici ma meno inclini allo sperimentalismo. La prima tipologia è ben rappresentata da un brano come "Cat's Eyes", dove l'alternarsi fra il cupo cantato maschile e la timbrica cristallina ed eterea della voce femminile disegna un quadro ipnotico e inquietante, un affresco oscuro e degradato che porta all'estremo la lezione di Cure e Sister Of Mercy. I pezzi meno complessi, invece, trovano il picco di ispirazione in "The Black Dahlia", possente gothic rock dotato di ritornello orecchiabile che colpisce al primo ascolto. Entrambe le anime di cui si compone il disco sono però piacevoli, e segnano l'avanzamento del combo milanese verso un livello artistico che fa ben sperare per il futuro. Gli Stompcrash danno l'impressione di essere un quartetto compatto e ben amalgamato, in cui ognuno sa ritagliarsi un suo adeguato spazio. "Directions" potrebbe essere il trampolino di lancio per una band che può apportare un contributo importante alla scena italiana, sempre ricca di nomi nuovi che però rischiano di perdersi al primo soffio di vento. I Nostri, tuttavia, sembrano avere spalle forti e radici ben piantate nel fertile terreno della darkwave più pura.
Ferruccio Filippi
http://www.wormholedeath.com/dreamcell11/