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Room 104

30-09-2012

POSITIVE ADJUSTMENTS

"The Molalla Tapes"

Cover POSITIVE ADJUSTMENTS

(Murderabilia Records)

Time: (50:51)

Rating : 7

Lavoro d'esordio (mentre letteralmente a ruota sono usciti un'ulteriore release su cassetta e due split su CDr) per Positive Adjustments, progetto capitanato dallo svedese Krister Bergman, già noto nell'ambiente underground con l'act Demons That Drove. "The Molalla Tapes" segna la scelta della via più dura correlata ad una power-electro sadica sia nel concept che nei suoni, ereditati con molta probabilità dalla vecchia scuola inglese degli anni '80, ed in particolare da artisti come Sutcliffe Jügend e label come Broken Flag e Come Organisation. Il tema del disco ruota attorno alla figura del serial killer americano Dayton Leroy Rogers, che si rese protagonista venticinque anni fa dell'uccisione di sette donne, sei delle quali trovate seppellite nella foresta di Molalla, in Oregon. La confezione del disco (opera eccezionale dell'italiana Murderabilia Records) rende conto di tali vittime attraverso un piccolo set di sei foto (una delle donne non fu identificata) immerse in un inquietante terriccio, mentre l'artwork insiste sui volti delle malcapitate e sul luogo della sepoltura. Il CD consta di tredici tracce, divise in cinque fasi (o "tapes") stilisticamente differenti: la prima parte, costituita da tre brani, insiste su di una cieca brutalità fatta di frequenze disturbanti, tonalità alte che perforano i timpani e voci devastate da un incedere sonoro al limite dell'umana sopportazione; a ciò segue un unico brano per la seconda fase, incentrata su toni tranquilli e morbosi, dotati di una poderosa spinta analogica; la "Tape Three" è invece una sequela di sei brevi pezzi senza titolo che sembrano rifarsi ai primi Genocide Organ e ad altri act simili, grazie a voci brutalizzate, temi ossessivi e suoni che sembrano essere strusciati sull'asfalto. La matrice analogica continua a farsi sentire, ma tutto si fa più nervoso e ruvido; dopo tale tempesta, i toni vengono abbassati con le due tracce della "Tape Four", dove echi scarsamente udibili e un andamento ovattato ci consegnano infatti il lato più minimale del disco; la chiusa viene affidata a "You Deserve", brano unico della "Tape Five", costruito in maniera circolare su un motivo che sembra friggere tra i fili dell'alta tensione, mentre la voce è come al solito violentata dai macchinari e nuovamente correlata ai grugniti dei Genocide Organ. "The Molalla Tapes" ricorda, soprattutto nel concept, un must degli anni '80 come "We Spit On Their Graves" di Sutcliffe Jügend, con la power-electro vecchia maniera rinverdita in più punti da tenui iniezioni di modernità, il che ne fa un lavoro più che appetibile per i patiti del genere. La confezione non fa che valorizzare il tutto, dando 'lustro' all'ennesima incursione musicale nel mondo della psicopatia più efferata. Sconsigliato ai deboli di orecchie. Appena 40 le copie prodotte, e purtroppo già finite sold-out!

Michele Viali

 

http://soundcloud.com/positiveadjustments

http://murderabiliarec.blogspot.gr/