20-09-2012
SUVERÄNA
"Vanguard"
(Rage In Eden)
Time: (38:17)
Rating : 7
Un nuovo progetto, proveniente dalla Spagna e originario di Valladolid, si affaccia sulla scena sinfonico/marziale grazie alle attenzioni della Rage In Eden, etichetta particolarmente interessata a dare asilo a nomi nuovi e consolidati del sottobosco collegato a questo preciso filone musicale. Pur non stravolgendo le coordinate sonore che animano le gesta dei protagonisti del neoclassico di stampo marziale, il misterioso act iberico riesce a fregiarsi di un tocco personale e sopra le righe, sfruttando soluzioni percussive mai troppo allineate ai tipici roboanti rulli militareschi e spingendo con forza verso atmosfere degne delle più efficaci soundtrack. Le porzioni sinfoniche e corali, ben dosate ed innestate con gusto, funzionano con buona continuità, sia che i toni si presentino pomposi ("Regn Slut"), spettrali (l'ottima "The Borderline"), altamente evocativi ("Tenebrae" e la title-track), minacciosi e belligeranti ("Tagen", la cupa "Kutt"), particolarmente oscuri ("Cyanide Skies") o impietosamente mesti (il requiem di "XII Viacrucis"). La varietà di soluzioni risulta quindi garantita, e a ribadirlo non mancano momenti diversificati nella costruzione, come l'incipit melodioso con voce femminile di "Göttliche Verehrung" o la chiusura a base di ritmi spezzati e quasi jazzati di "1936", passando per la tonante e percussiva "Terrore Urbi" e la fuga organistica di "Lineague". La produzione, decisamente calzante, permette di apprezzare un lavoro che, pur lasciando intravedere buoni margini di miglioramento in termini di compattezza concettuale e strutturale, ha il grande pregio di non puntare tutto sui soliti campionamenti da Seconda Guerra Mondiale e sul solito impeto ritmico di cui una scena bisognosa di guardare oltre continua ad abusare. A Suveräna non manca il coraggio per oltrepassare determinati schemi, e "Vanguard" è solo la prima interessante pietra posata per edificare qualcosa di suggestivo, e magari anche di importante: aspettando fiduciosi ulteriori futuri sviluppi, esortiamo gli appassionati del filone marzial/sinfonico ad indagare sin da ora sulle qualità messe in campo da questo promettente act iberico.
Roberto Alessandro Filippozzi