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Room 108

11-06-2007

LES JUMEAUX DISCORDANTS

"Les Jumeaux Discordants"

Cover LES JUMEAUX DISCORDANTS

(Misty Circles/Hau Ruck! SPQR)

Time: (26:17)

Rating : 7.5

"Les Jumeaux Discordants è un progetto nato nel 2005 dall'unione di due progetti preesistenti: The Last Hour di Roberto Del Vecchio e Aimaproject. Il primo è un progetto strettamente musicale, mentre il secondo è un progetto nato nel 1996 e operante in diversi ambiti espressivi: poesia, fotografia, multimedia. Pertanto, il progetto Les Jumeaux Discordants presuppone una forte interazione tra poesia, immagine e musica. Forte è anche la predisposizione nel rappresentare cinematograficamente le poesie che sovente sono utilizzate per i testi che sono visionari e sondano la vasta gamma di sentimenti umani e che, inevitabilmente, si scontrano con la contraddittorietà della vita. Tuttavia, Les Jumeaux Discordants è ascensione, è una presa di coscienza del terreno, volta però al superamento delle miserie umane per mezzo degli unici strumenti che ogni essere può considerare intimamente liberi: la mente e lo spirito." Questa l'esaustiva presentazione del progetto Les Jumeaux Discordants fornita dalle note ufficiali, così efficace nel descrivere questo incontro artistico tra la misteriosa Aimaproject e l'ex-Gothica Roberto Del Vecchio da indurci a riportarla in apertura di recensione. Il curioso tandem artistico diviso tra Vasto e Varese è infatti fautore di un sound che presenta realmente tutte le caratteristiche di cui sopra, ponendosi come ideale ponte fra le sperimentazioni musicali di Aimaproject (legate a doppio filo ad un discorso visivo) e quello che verosimilmente andremo ad ascoltare quando finalmente The Last Hour farà il suo debutto ufficiale. Difficile etichettare banalmente questo breve ma intensissimo frammento sonoro come mera dark ambient di stampo neoclassico; immaginate piuttosto dei Dead Can Dance imbottiti a forza di psicofarmaci e costretti a cercare una via d'uscita in un dedalo di corridoi sotterranei privi d'illuminazione, guidati nel buio dalla figura inquietante e severa della Galás, e forse avrete un'idea di cosa aspettarvi dalle sei composizioni di questo pregevole dischetto... L'ingente uso del francese da parte di Aimaproject, artista capace di un istrionismo vocale notevole, si rivela perfettamente adeguato alle melodie ricoperte di polvere e ragnatele di Roberto, per un suono che pare provenire da qualche remoto salone di un'antica villa disabitata da secoli, emanato da qualche restia presenza spirituale confinata per sempre fra quelle mura... Ci sono la melodia serpeggiante e venata di malinconia di "Malédiction", il ritmo stordente e le vocals effettate ad arte della tetra "Almus Spiritus", e poi c'è il requiem allucinato e nero come la pece "Betrayed Bride" che gela il sangue... E ancora "Être" col suo incedere travolgentemente doloroso, la cupa ed inquietante "Le Destin" e l'atto finale, "The White Room": l'approssimarsi implacabile e macchinoso dell'oscuro e dell'ignoto, poi il silenzio, ed infine un'agghiacciante, allucinata eppure lucida narrazione ammantata di dark ambient, indi nuovamente il silenzio, ma stavolta l'incubo è davvero finito... Sfruttando sapientemente le opere di Gérard de Nerval e Sallustio (nonché un sample da "Il Trionfo Della Volontà" della Riefenstahl al quale, almeno stavolta, sarebbe privo di senso associare implicazioni politiche), Les Jumeaux Discordants sono riusciti a sintetizzare in un nuovo progetto le migliori capacità delle due menti fondanti, confezionando una piccola opera in grado di procurare sensazioni forti e di evocare visioni concrete (come i migliori e più efficaci lavori della cosiddetta 'grey area' sono tenuti a fare), alla quale ci auguriamo seguano altre produzioni. In attesa del debutto di The Last Hour accogliamo con piacere la limitatissima (cento copie numerate) prima release di un progetto che di sicuro non passerà inosservato nei circuiti underground, nella speranza che non si tratti di un episodio isolato e che presto Les Jumeaux Discordants possa divenire un'altra di quelle realtà che tengono alto il buon nome della musica oscura italiana di qualità in Europa: il duo ha le carte in regola per aspirare a tanto.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

www.myspace.com/lesjumeauxdiscordants

http://mistycircles.splinder.com/