28-08-2012
GIANFRANCO GRILLI
"Memories Of The Old Days"
(A. M. Songs & Music)
Time: (62:51)
Rating : 8.5
Sfonderemmo una porta aperta ricordando la difficoltà per i protagonisti della musica indipendente nel diffondere i propri lavori attraverso i canali maggiormente seguiti dall'ascoltatore medio italiano. Il risultato è sempre e solo lo stesso, vale a dire un'exposure limitatissima, a meno che non sia consentito alle spalle di essa un notevole e sempre eccessivo investimento di denaro, che spesso risulta un vuoto a perdere. Questo è purtroppo il destino degli artisti che producono generi ricorrenti nella nostra rivista, musicisti il più delle volte preparati e talentuosi, che si devono accontentare di un paio di recensioni positive in rete e di un riconoscimento di pubblico pressoché irrilevante se paragonato a quello di chi può godere di una distribuzione, nonostante spesso la bravura non sia nemmeno confrontabile. Nonostante il suo già invidiabile curriculum, Gianfranco Grilli rientra purtroppo nella categoria degli artisti nell'ombra, quella bruma disprezzata dalla maggior parte degli ascoltatori, che necessita di apparizioni sulle reti televisive nazionali o di qualche posizione di rilievo sulla copertina delle testate musicali meglio distribuite. Un'ingiustizia, ovviamente. Questo straordinario musicista marchigiano (precisamente di Mondavio) meriterebbe l'attenzione di un vero orgoglio nazionale, visti i suoi grandissimi contributi nel campo della musica da camera, ambient, new age e chill out. Un compositore/autore che è tutt'uno con la propria arte - cosa difficile da trovare nell'era dei talent show. "Memories Of The Old Days" è solo l'ultima release in una carriera lunga decenni, che ha spaziato tra diversi generi e ha trovato la sua migliore rappresentazione nella matura ambient/electronic dei 70s e 80s, epoca in cui assieme a Brian Eno, Steve Roach e Tangerine Dream si affiancava la variante kozmik di Popol Vuh e Cluster. Uscito in contemporanea con un altro lavoro ("Sky Fragments"), e distribuito indipendentemente dalla A. M. Songs & Music di Aldo Menti che ha base a Valdagno, "Memories..." è un po' la summa dell'anima ambient sperimentale di Grilli. La discografia ambient/electro dell'artista 56enne conta già sette lavori, più svariate apparizioni in sampler chill out e diversi lavori per la collana new age "Healing Therapy Music", ma l'anima più eclettica del Nostro non può avere miglior sfogo che in questo nuovo lavoro. Un'opera influenzata da misticismi ascetici, intrisa di malinconia, ma anche di esperienze siderali. Una riflessione sul tempo passato e la perduta occasione di cogliere al meglio le emozioni vissute in precedenza, imprigionate in un tempo addietro a cui non si può più accedere. La musica è l'unica chiave in grado, forse, di riaprire tutte quelle porte. Tutte e sei le lunghe composizioni sono infatti astri che brillano a sé stanti, caleidoscopi di precisi momenti, approfonditi fino ad apprenderne la loro totale conoscenza. "Big Trees" e "Sitting In Front Of A Romanic Church" risultano ariose in apertura, come nella più classica ma meglio riuscita tradizione ambient vagamente sinfonica. In seguito l'elettronica fa il suo ingresso, calda e trasparente, tra scale orientaleggianti dallo schema quasi improvvisante tipico del jazz (la bellissima "Old Illusions And Hot Summers"), passando per la tensione di "Wind From The Sea", fino alla struggente "Only Memories", matrimonio tra oscurità occidentale e saggezza zen. Come detto, questo nuovo album vede la luce assieme ad un altro, del quale vedrete molto presto la recensione. Per i molti che non hanno avuto il piacere di conoscerlo, magari non avendo visto i documentari per la RAI di cui ha firmato la colonna sonora, questa che si propone è l'occasione migliore per entrare in contatto con l'Artista Grilli e il suo mondo, di cui bisogna solo essere orgogliosi.
Max Firinu
http://www.gianfrancogrilli.com/