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Room 104

30-07-2012

LEGIONARII

"Age Of Taurus"

(Ufa Muzak/Castellum Stoufenburc)

Time: (15:54)

Rating : 7

Questo misterioso act, di cui non sono noti né la provenienza né il personale coinvolto, è emerso dal nulla solo l'anno scorso con l'EP in download gratuito "The New Era", ma il monicker Legionarii, che subito richiama per assonanza un colosso delle sonorità marziali come Triarii, ha già iniziato a fare breccia nella scena, in particolar modo nell'ultimo periodo, avendone l'ammirevole Rage In Eden pubblicato l'esordio sulla lunga distanza "Europa Rex" (di cui vi parleremo presto) lo scorso mese di maggio. Quasi in concomitanza col suddetto full-length esce questo EP a cinque tracce, realizzato in collaborazione fra la Ufa Muzak e la Castellum Stoufenburc e pubblicato in sole 120 copie numerate a mano nel bel formato A5 cartonato. La volontà esplicita di questo progetto, i cui piedi sono ben piantati nel filone marziale, è quella di far rivivere lo spirito dell'antica Europa e di riportarne in auge l'antica gloria, rievocando con una marzialità suggestiva, evocativa e che si discosta dal fragore di molti colleghi le gesta leggendarie legate all'eredità ancestrale del Vecchio Continente. Un sentiero percorso con buona classe che permette a Legionarii di elevarsi sopra gli standard di un genere che difficilmente sorprende, sebbene produzione, porzioni sinfoniche, cori e percussioni aderiscano perfettamente agli stilemi del settore. L'EP in esame verte sull'Era del Toro, ovvero i 2140 anni antecedenti al cosiddetto 'anno zero', e quindi legati a culti pre-cristiani, in cui i valori dell'Europa erano profondamente diversi da quelli dell'Era dei Pesci (dall'anno 1 al 2140, cioè quella che stiamo vivendo e che volge al termine), quest'ultima vista inevitabilmente come un'epoca di totale degenerazione nelle note interne vergate per facilitare la piena comprensione dell'opera. Nella prossima era (quella dell'Acquario) Legionarii profetizza un ritorno alla grandezza dell'Era del Toro, ai suoi valori spirituali ed alla sua potenza, e questo breve viaggio sonoro (16 minuti scarsi), inaugurato e chiuso dalle cupe 'intro' e 'outro' che segnano inizio e fine dell'Era che dà il titolo al lavoro, ne è un degno complemento musicale. La possanza misurata della sontuosa ed evocativa "The Giant Is Awake" cede il passo alle tensioni belligeranti della minacciosa "Historical Turnover", prima che "Return To Aldebaran" ponga l'accento su toni celestiali dal forte richiamo ancestrale. Poco materiale per giudicare compiutamente il lavoro di Legionarii: questa l'unica 'pecca' del dischetto in esame, ma appare evidente come la qualità e la capacità di far rivivere nei suoni determinate emozioni e scenari non manchino al progetto, che presto ritroveremo su queste pagine con l'album vero e proprio. Nel frattempo, se le sonorità marziali sono il vostro pane e se fra di esse cercate qualcosa di più ispirato, lasciatevi ingolosire da un'uscita molto interessante e suggestiva, destinata a diventare un ambito pezzo da collezione allorché la popolarità di questo act raggiungerà il proprio culmine: ci sono buone possibilità che ciò si verifichi in tempi relativamente brevi.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://legionariieurope.wordpress.com/

http://www.castellum-stoufenburc.de/