08-07-2012
LSD PROJECT
"Dangerous Sounds"
(DSBP)
Time: (47:10)
Rating : 6.5
Sul finire del 2009 ci occupammo di "Infection", EP autoprodotto d'esordio per questo solo-project milanese guidato da Lex Noxell, auspicando per l'immediato futuro una necessaria crescita a livello di suoni ed un songwriting dalle soluzioni meno inflazionate. Fortunatamente il Nostro si è preso il tempo necessario per rivedere alcuni assetti della propria creazione sonora, strappando un deal con l'americana DSBP e riuscendo a migliorare notevolmente la resa sonora, anche e soprattutto grazie all'aiuto di una garanzia come Jan Lehmkämper (X-Fusion) in fase di mastering. Messo a segno un punto a favore per quanto concerne la produzione, il musicista lombardo non ha però inteso osare più di tanto in fase di scrittura, puntando praticamente tutto sull'irruenza harsh-EBM, con l'unica eccezione rappresentata dalla più ragionata e lavorata "Under The Skin". Vocals crude e feroci, melodie vorticose, un groove sempre concitato e dei beat perennemente votati al dancefloor sono la ricetta preferita dal Nostro, perpetrata praticamente senza mai tirare il fiato per tutta la durata dell'opera: una formula che Lex Noxell interpreta col dovuto vigore, ma che inevitabilmente lascia un po' d'amaro in bocca per l'assenza di reali varianti. Per il momento LSD Project intende non mollare mai il colpo, ed in tal senso l'assalto sonico non conosce soste, dall'impatto frontale dell'opener "Digital [T]error" alla conclusiva versione 2012 di "Infection", pompata a dovere e rivista alla luce dei suoni attuali. Se è la rabbia dell'harsh-EBM ad attrarvi, sicuramente il passo in avanti compiuto da LSD Project saprà soddisfare le vostre esigenze; resta comunque una necessità improrogabile l'approdo ad un songwriting aperto a più soluzioni, non soltanto ritmiche, ma anche vocali e melodiche, onde rendere più interessante, matura e completa una proposta che, allo stato attuale, imbocca una sola direzione. Aspettando che l'act meneghino compia il fatidico giro di boa, prendiamo atto dei progressi evidenziati dalle nuove tracce, consigliandone l'ascolto a chi apprezza l'harsh-EBM più spietata e priva di fronzoli. Bene la confezione, decisamente accattivante.
Roberto Alessandro Filippozzi