10-04-2012
HOARFROST
"Puppets Of The Divine Coroner"
(Zoharum)
Time: (46:46)
Rating : 6
Un titolo ironico e allusivo accompagna il nuovo lavoro di Hoarfrost, giovane e interessante progetto polacco giunto al suo terzo album di lunga durata. I 'pupazzi' ("Puppets") a cui si riferisce il titolo rappresentano il genere umano al suo stadio attuale, intento a modificare il mondo in base alle proprie necessità, ma al tempo stesso artefice anche di una grande trappola dentro cui è rimasto imprigionato. Il disco è in effetti una speculazione filosofico-musicale sulla figura dell'uomo contemporaneo, sulle sue apparenti sicurezze che lo hanno spinto a costruirsi una prigione con le proprie mani, sui suoi limiti e su un'ira divina che sembra essere sul punto di scatenarsi. Il tema è ambizioso e viene sviluppato con modalità ambient/industrial, con esiti assai vicini a quelli di una moderna colonna sonora. Ci si basa soprattutto sull'uso di rumori ad effetto, con assenza totale sia di melodie che di tappeti sintetici: da qui viene sviluppata un'atmosfera lugubre, senza fare eccessivo riferimento ai cliché dark ambient, al fine di commentare con suoni evocativi la condizione psico-fisica dell'uomo moderna. Il concept inizia e finisce con allusioni alla punizione divina ("Homo Sacer" e "Dies Irae"), svelando la non troppo nascosta opinione degli autori. I due brani in questione hanno una struttura diversa dagli altri: sono una sorta di preghiere cantate, o nenie salmodianti che sembrano provenire dalla notte dei tempi, poste a recinzione di una realtà tutta umana chiusa nei suoi rumori meccanici e ossessivi, evidente preludio alla morte. L'album si chiude con un trascurabile videoclip, messo a punto con mezzi amatoriali e assolutamente non all'altezza del resto dell'album. Le immagini, girate per lo più in piano sequenza, vengono accompagnate dal sonoro della traccia "Prisoner Of The Present Time", con chiari intenti onirico-lynchani ma con esiti al limite del ridicolo. "Puppets Of The Divine Coroner" è un'opera ambiziosa che andrebbe premiata almeno per i suoi presupposti: lo stile rumoristico-ambientale da soundtrack non è di facile assimilazione se preso singolarmente, ma può essere utilizzato ottimamente come sottofondo per video e immagini.
Michele Viali
http://hoarfrost.darknation.eu/