02-01-2012
HAUTVILLE
"Numen Lumen"
(HR! SPQR)
Time: (45:06)
Rating : 7
Abbiamo avuto già modo di presentare i lucani Hautville allorché uscì il loro debut-album "No Milk For Babies", edito circa un paio di anni fa in una tiratura di sole 100 copie in CDr dalla Invisible Eye di Marco Grosso. Al tempo rimanemmo sorpresi dalle qualità di questo progetto, ora premiate dalla più blasonata HR! SPQR, che ne realizza il primo full-lenght in CD recuperando sette pezzi dal precedente lavoro con l'aggiunta di tre brani inediti. L'essenza dei suoni mostra ancora una volta la capacità di fondere il folk locale con le tonalità malinconiche sia del grande neofolk europeo (evidente qualche eco delle vecchie band della Eis Und Licht) che di quello italico (gli Argine su tutti), cercando sempre di non scimmiottare gli altri ma di costruire qualcosa di nuovo incrociando input diversi. Il sound trova fondamento in giri acustici secchi contornati da minimi arrangiamenti strumentali, ben mirati per sviluppare il giusto pathos e supportare la carica delle voci narranti. Il tutto si sposa perfettamente con i temi trattati, concentrati sulla ricerca dell'infinito e di un passato che non torna, in evidente opposizione ad un presente povero di valori e punti fermi. La storia, il tempo che passa inesorabile, la ricerca di certezze tra un cumulo di macerie diventano l'anima di un disco fatto di disperazione e speranza, imperniato su immagini e fatti estratti dalle antiche memorie italiche: il calore mediterraneo arde in ogni brano, portando una ventata di cocente malinconia. I tre inediti ("Apparizione", "In Lode Dell'Asino" e "Memoria Di Felicità") si fondono bene col resto delle tracce, mostrando un'essenzialità sonora che valorizza al massimo il connubio chitarra-voce, ponendo l'accento su parole pungenti. Nel complesso sembrano essere stati eliminati i passaggi meno ispirati di "No Milk For Babies", col fine di realizzare un disco più compatto e uniforme, migliorato anche dal punto di visto tecnico (il mastering è di Diego Banchero di Recondita Stirpe e Egida Aurea). Buona anche la confezione, in un digipak (finalmente!) che valorizza l'ottimo artwork: all'interno è collocato un ampio libretto, fondamentale per seguire testi - una volta tanto - interessanti. Personalità e completezza sono le coordinate centrali di un album non casuale e studiato nei minimi particolari.
Michele Viali
http://www.myspace.com/hautville