Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

23-10-2011

XX CENTURY ZORRO

"La Volpe Du XX Siècle"

Cover XX CENTURY ZORRO

(Old Europa Cafe)

Time: (37:46)

Rating : s.v.

Usciva nel 1983 in formato LP l'unico album del collettivo italiano XX Century Zorro, 'recuperato' ora - a distanza di quasi trent'anni - per una storica riedizione in CD orchestrata da Rodolfo Protti, titolare della Old Europa Cafe ed anche ex-membro della band. Nel corso degli anni questo singolare disco si è guadagnato la fama di oggetto di culto, non solo per la rarità del pezzo mai ristampato prima, ma anche e soprattutto per il contenuto fuori da ogni schema, oggi come allora. Se da un lato "La Volpe Du XX Siècle" non sembra avere precisi punti di riferimento, rimescolando infinite suggestioni in un melange unico, dall'altro ha anticipato suo malgrado alcune soluzioni in voga nell'odierno underground oscuro, e non è un caso che proprio Jürgen Weber di Nový Svet si sia prodigato nel ristampare il vecchio nastro "La Côte D'Azur". Alla base dell'opera sembra esserci la tecnica del cut-up, che porta al susseguirsi di 34 brani nell'arco di poco più di mezz'ora, senza pause o presunti legami logici. Una sorta di dadaismo sonoro in salsa low-fi dove trovano posto minimalismi lounge, nostalgie anni '50, cabaret d'antan, folate rockabilly, toni da crooner, sperimentazioni estemporanee, jingle e ballate che durano il tempo di un respiro: un palco in cui la semplicità dei toni si accumula fino a creare un'ammaliante ed assurdo puzzle. La vasta cultura musicale dell'ensemble di Pordenone viene usata per plasmare questo disco anomalo, che può in certo qual modo ricordare i toni e il modus operandi dei Residents o certi accostamenti estremi di alcune release di Nurse With Wound, con la differenza che qui non ci sono campionamenti o sovrapposizioni di materiale pre-registrato. L'unicità e la lontananza da ogni facile catalogazione ci impone tuttavia di evitare il voto, troppo riduttivo per un lavoro ancora adesso così lungimirante e complesso. L'opera è completata da una bella confezione in digifile apribile con ampio libretto fotografico allegato; l'artwork è stato rinnovato e reso più misterioso rispetto ai toni 80s della prima stampa. Da notare che il CD è diviso in due sole tracce, rispettando così l'ininterrotto flusso sonoro dell'originale. Il mastering è opera dell'esperto Peter Andersson (Raison D'Être). Ascoltatelo e subitelo!

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/xxcenturyzorro

http://www.oldeuropacafe.com/