21-07-2011
EN NIHIL/ELYSEUM
"Untitled"
(Syndrom Records)
Time: (60:10)
Rating : 6
Split album tra due sperimentatori estremi: l'americano Adam Fritz, in arte En Nihil, che presenta una sorta di sinfonia industrial-meccanica divisa in otto movimenti collegati tra loro, e l'inglese Elyseum, al secolo Mark Angel, padre di una cupa suite di oltre mezz'ora. La prima parte è incentrata su di una rutilante power-electro, frutto di distorsioni violente, brutali loop circolari, cacofonie meccaniche impazzite e disturbanti frequenze analogiche. Merzbow e la scuola japanoise non sono troppo distanti, se non fosse per una minima alternanza di esplosioni furenti e qualche ruvido ma tranquillo passaggio. En Nihil non dosa però a dovere le proprie forze e a tratti sembra perdersi in un fracassonismo senza inizio né fine, causato probabilmente da un malcelato autocompiacimento, limite principale di un artista che in questo frangente non si dimostra all'altezza delle aspettative e della piccola fama che lo precede. Ben altro discorso va fatto per "Maelstrom", la traccia firmata da Elyseum. Si tratta di un pezzo a metà tra il tributo all'elettronica anni '70 (aspetto evidente anche nell'album "Bipolar") e l'oscurità post-industriale dei tempi moderni. L'avvio, basato su ritmiche meccanizzate analogiche, lascia via via sempre più spazio a riverberi e rasoiate metalliche fino ad arrivare a divertissement astrali, echi che si rincorrono e squassanti suoni psicotici, tesi a formare un trip lisergico in bianco e nero. Il finale vede un trionfante plateau di rumori concretizzati, ricondotti in ultimo ad un'unica linea di synth dal sapore vintage. Se da un lato En Nihil appare prevedibile e negativamente antico, Elyseum dà lustro alla produzione proprio recuperando e reinterpretando i suoni del passato. In assoluto il CD gode di una meticolosa produzione, capace di dar voce anche ai rumori più piccoli e remoti. Gli intenditori sapranno sicuramente apprezzare.
Michele Viali
http://www.myspace.com/elyseum2
http://www.syndrom-records.com/