18-06-2011
BARBAROSSA UMTRUNK / DRONERUNE
"Distant Shores Of Hvetramannaland. A tribute to Miguel Serrano"
(Ufa Muzak)
Time: (73:53)
Rating : 7.5
Dopo il valido full-length "Wehrwolf Dharma" dello scorso anno, Barbarossa Umtrunk torna a collaborare con la russa Ufa Muzak, stavolta in combutta col debuttante e promettente solo-project argentino Dronerune. Di recente avevamo avuto modo di parlare di Barbarossa Umtrunk in occasione dell'ottimo album "Agharti", rilasciato dall'ottima Twilight Records, ma il prolifico act francese, solitamente dedito ad un sound neoclassico/marziale venato di industrial e dark ambient, non pone limiti alla propria versatilità, adattando uno stile intrigante a questo concettualmente forte split-CD, edito in 500 copie nel formato A5 cardboard. L'intera operazione ruota attorno alla figura di Miguel Serrano (1917-2009), filosofo, scrittore, mitografo, esoterista e diplomatico cileno che, dopo un passato marxista, abbraccia il Nazionalsocialismo, dedicando gran parte del suo importante e corposo lavoro alle radici esoteriche di tale ideologia. Frequentatore di personaggi illustri come Gustav Jung, Herman Hesse, Ezra Pound e Julius Evola, Serrano è stato più volte avvicinato alla scrittrice Savitri Devi per il suo profondo interesse riguardo all'Hitlerismo esoterico (entrambi hanno infatti considerato Hitler quale 'ultimo Avatar'); come segnalano però le note di Dronerune relative all'opera in esame, il fine di questo particolare ed affascinante split è quello di sottolineare gli aspetti più importanti e profondi dell'eredità metafisica sudamericana insiti nel suo lavoro, fra mitologia, simboli, eroi ed archetipi. Argomenti 'scomodi', relativi ad una figura che ha fatto discutere e che si è sempre tenuta ben lontana dall'agiografia 'politicamente corretta': ancora una volta lo sfondo musicale è quell'area marzial/industriale tanto osteggiata e boicottata, che nei suoi più arditi esponenti trova il coraggio necessario ad affrontare argomenti che gli stacanovisti della 'democrazia a senso unico' osteggiano ciecamente. Un concept che ruota anche e soprattutto attorno alla forte opposizione della Luce al Kali Yuga, argomento che ha permeato gli scritti di Serrano, sui quali invitiamo i lettori ad indagare, onde formarsi la propria libera opinione - a prescindere da tesi a supporto o logiche oscurantiste. Il dischetto si apre con le quattro tracce a firma Barbarossa Umtrunk: Baron e Countess Von S. danno il 'la' allo split con le trame ambientali di "Tierra Interior", ricche di samples, spoken words ed echi tibetani (ricordiamo la passione del mastermind Olivier per i miti indo-europei), ma pronte a tornare guerresche e bellicose sul finale, con fiati e tamburi d'immane severità. Se "El Trobador Del A-Mor" gioca con campionamenti di un'intervista italiana a Serrano, "Emerald Crown" (con ospite quel Marc-Louis Questin che già collaborò in passato con Barbarossa Umtrunk) riporta il mood su toni battaglieri di grande effetto, prima di calmierare il tutto con samples acquosi ben incastrati. "El-Ella" è l'episodio più oscuro e misterioso fra quelli firmati dal progetto francese, fra suoni e samples densi di mistero, a tratti persino dolci, come altrettanto pacate si rivelano le melodie di "El Cordon Dorado/A Glimpse Of Kali Yuga", song realizzata assieme a Dronerune, che nella seconda parte del medesimo pezzo spinge verso un'ambient industriale a lui più affine. Le lande desolate della dark ambient pervadono anche la title-track, che l'act argentino conduce verso una sorta di doom minaccioso e gutturale, laddove "The Icy Path To Oiyehue-Lucifer" ed il breve frammento conclusivo "Wanderer Of Dawn" riportano le coordinate sonore verso una glaciale, misteriosa e desolante dark ambient, 'figlia' di quel Polo Sud dove Serrano sosteneva che Hitler stesso avesse costruito alchemicamente per sé un corpo di luce, a seguito della rinuncia a quello fisico. Un'opera concettualmente forte e suggestiva, ricca di motivi d'approfondimento, tecnicamente ben congegnata e da scoprire passo dopo passo, per quei cultori liberi da limitanti schemi ideologici e puerili preconcetti da fanatici militanti.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/barbarossaumtrunk
http://www.myspace.com/dronerune