18-06-2011
PSYCHOMANTEUM
"Oneironaut"
(Cyclic Law)
Time: (60:18)
Rating : 6
La Cyclic Law si prende cura di un altro progetto debuttante: si tratta del duo americano Psychomanteum, un act che si lega perfettamente al mood oscuro tipico del roster della label canadese. Le atmosfere ambientali e cupe rappresentano l'essenza di un disco che mira ad evocare futuristici paesaggi post-atomici, orizzonti nebbiosi che celano un sole malsano, piogge notturne su scenari post-industriali: una sorta di colonna sonora per un "Blade Runner" del nuovo millennio. Se da un lato la veste da soundtrack si fa sentire, come in tanti altri prodotti della Cyclic Law, dall'altra è forte l'influenza di nomi come Raison d'Être et similia, che emergono prepotenti nel background della band. I suoni creati a partire da tastiere, field recordings e toni di chitarra - distorti fino a divenire irriconoscibili - vanno ad assemblare brani per lo più lineari, basati su drones massicci e stratificati, spesso dilatati fino a prendere le sembianze sonore di un'enorme onda in lento avanzamento. In sovrimpressione si impongono una miriade di rumori ben dosati ed alcuni temi di tastiera che marcano il senso di lontananza e precarietà: tutte accortezze che concorrono a strutturare ambientazioni sinistre e cupe, decisamente ben fatte dal punto di vista tecnico, ma sentite migliaia di volte. Una certa somiglianza di base accomuna tutte le tracce, orfane di un film che ne aumenti gli effetti inquietanti. Più elaborata è la bella "Ascension Of The Subconscious", in cui le note fugaci di uno strumento a fiato (sicuramente ricreato con l'ausilio dei software) infondono un tocco mistico e orientale che sfuma tra i drones, lasciando il posto a cori gregoriani (altro leit-motiv della dark ambient) e voci celesti che si ergono a contrasto su sfondi neri. Sebbene impeccabile nella resa sonora, "Oneironaut" rimane troppo ancorato a stilemi vecchi e noti, tanto da rischiare di essere scambiato per il disco di qualche nome già conosciuto. Più personalità aiuterebbe il duo a vivere di vita propria ed a staccarsi dal cordone ombelicale che lo lega ad un genere ormai codificato. Copertina d'autore firmata da Kati Astraeir ed elegante confezione in digipak, destinata esclusivamente ai primi 1000 esemplari del disco.
Michele Viali
http://www.myspace.com/psychomanteumcollective