21-05-2011
OUROBOROS
"Ouroboros"
(Quartier23)
Time: (61:58)
Rating : 6
Progetto giovane ma colmo di realizzazioni ormai già rare, Ouroboros - creazione dell'italiano Marco Grosso - dà alle stampe un'interessante raccolta che affianca pezzi contenuti in tre limitatissime uscite risalenti al 2008: i due EP "Lunarya Fisica" e "Lumen Et Umbra" e la cassetta "Ars Regia", oltre a due esclusive bonus track registrate all'inizio del 2010. Il primo trittico di brani si basa su suoni ambientali e astrali memori della lezione dei Tangerine Dream, ma anche di progetti più recenti come Runes Order; l'oscurità è ridotta ai minimi termini per lasciare spazio a densi movimenti di synth, che trovano il loro momento migliore in "Mercurius Philosophorum". La matrice esoterico-alchemica caratterizza invece suoni e tematiche del secondo lotto di pezzi, sempre immersi in una ritualistica tranquillità a metà strada tra la colonna sonora ("Lumen Et Umbra") e l'ambient più industriale ed evocativa, basata su rumori dilatati e voci sinistre ("Sepulchretum II" e "Antimonium"). Le due tracce ricavate da "Ars Regia" continuano il mood esoterico-industriale amplificando le tonalità più cupe per costruire gorghi spettrali, anticamera di oscuri percorsi magici. Le tracce bonus appaiono per contro più elaborate e diversificate rispetto al minimalismo dei brani precedenti: in particolare, "Tenebrae Imperatrix Mundi" gode di una insistente base percussiva che sorregge una litania di flauto a cui si aggiunge la voce di Desirée (interprete canora del progetto catalano Persona), divisa tra nenie e sussurri; mentre la conclusiva "Pymander" torna ai toni da soundtrack su cui si staglia il canto etereo di Morgana Duvessa, già vocalist dell'act Dead Of Night. Tra brani riusciti, altri meno incisivi ed altri ancora ai limiti del tributo, questa raccolta mostra l'evoluzione di Ouroboros fino ai più maturi componimenti posti a fine disco. Se da un lato non mancano gli aspetti interessanti, dall'altro una resa audio sfiatata e fin troppo compressa limita di molto la qualità, che riesce a raggiungere livelli dignitosi solo nei brani inediti: un buon remastering avrebbe contribuito non poco a migliorare il tutto. Lavoro realizzato su CDr nero con confezione elegante in digipak leggero - strutturato su 6 pannelli - e abbondanti informazioni stampate all'interno.
Michele Viali
http://www.myspace.com/marcogrosso