23-04-2011
KRISTUS KUT
"333"
(Quartier23)
Time: (70:56)
Rating : 6.5
Avevamo già avuto occasione di parlare della one-man-band olandese Kristus Kut nel nostro magazine, allorché una traccia fu inclusa in uno dei capitoli della compilation "Tarot", targata Invisible Eye Productions. Torniamo adesso in modo più approfondito su questo prolifico act, che dal 2008 ad ora si è prodigato in un vasto numero di produzioni soprattutto in CDr, soffermandoci sul penultimo album, risalente allo scorso ottobre e licenziato da un'etichetta particolarmente avvezza ad echi neopagani e plumbei. Le caratteristiche del progetto, che trovano fondamento in basi cupe, rumori catacombali e ambientazioni sinistre, vengono mantenute in pieno, così come i riferimenti a certo ritualismo nero evidenti nei duri tribalismi industriali di "Take Their Breath Away", nel breve intermezzo tambureggiante di "Come" e nella conclusiva "The Kiss Of Death Means Eternal Life". Sia nella resa audio che nella struttura delle tracce spadroneggia un forte minimalismo, che emerge soprattutto in brani come "Slow Kiss" e "The Mourning Of The Morning", dove un'unica e prolungata linea di basso viene accostata ad un noise analogico che avanza a ondate lente; ma anche nella fin troppo silenziosa "Sadness Before The Kill", in cui il tocco impalbabile dell'oscurità traduce comunque a dovere il senso del titolo. Più efficace il ritualismo oscuro della lunga "A Nurse's Daughter Will Die", pezzo che ruota intorno ad una pulsazione di basso, scampanellii tipici di certa dark ambient ed un roteante feedback metallico. L'esito migliore si ha con il summenzionato pezzo finale, che mescola a dovere tribalismi voodoo, riverberi vocali e temi di synth per dar vita ad una sorta di rito ancestrale. Nonostante una semplicità probabilmente voluta, questo esoterico "333" riesce a trasmettere effetti inquietanti, facendo leva su un'oscurità altamente lo-fi e incrociando sempre le stesse tre o quattro soluzioni sonore, scandite da toni sintetici anche laddove - vedi le percussioni - un minimo di calore in più non avrebbe guastato. La mente corre ai primi Ain Soph, ma c'è meno personalità. Confezione in digipak e supporto in CDr nero.
Michele Viali
http://www.myspace.com/kristuskut