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Room 104

02-04-2011

HROSSHARSGRANI : DEAD MAN'S HILL

"Dead : Meat"

Cover HROSSHARSGRANI : DEAD MAN'S HILL

(Steinklang Industries)

Time: (63:47)

Rating : 7

Uscito ormai circa un anno fa, "Dead : Meat" è un classico split album dotato di qualità sorprendenti. A dividersi lo spazio con cinque brani a testa sono l'act austriaco Hrossharsgrani, che non ha mai brillato per originalità, e Dead Man's Hill, il progetto dark ambient aperto a soluzioni molteplici capitanato dal belga Bart Piette. I due prestano le voci l'uno nelle tracce dell'altro, con lo special guest canoro del black metaller ucraino Pr. Sergiy nella sezione targata Hrossarsgrani. L'apporto del progetto austriaco è insolitamente ispirato, grazie ad una rosa variegata di stili tra cui svetta uno strano (ma forse non voluto!) pezzo martial-rap ad inaugurare il disco, basato su ritmi sincopati e voci martellanti. Si prosegue con buoni risultati grazie al bellicismo manierato con ambientazioni medievali di "Znischy Jih", seguito dalla lunga suite "Countess Bathory" in cui spoken words e cori da adunata militare si dividono lo spazio con motivi di piano e arpeggi di chitarra elettrica. Nel finale c'è prima spazio per "Warriors Of The Wasteland", forse il brano migliore, indorato da esecuzioni neoclassiche e accelerazioni da batteria rock, e poi per la discreta "Down There", strutturata inizialmente su un evocativo tribalismo e quindi su di un prevedibile martial sound. Nella seconda parte del CD Dead Man's Hill rimane ancorato al suo stile, affinando al meglio le armi di una dark ambient orchestrale e imperiosa, memore del grande In Slaughter Natives. Le strutture assai complesse sembrano sempre strizzare l'occhio al black più elaborato (in particolare nel caso di "The Dangerous Emptiness") sapientemente rivisto in chiave elettronica, ma non mancano spunti più rituali, costruiti grazie anche ad un uso mirato delle voci (si veda il conclusivo pezzo dedicato a Baron Samedi). Tra i cinque brani, tutti di ottima fattura, svetta "Mother Destruction" grazie alla mirabile fusione di orchestrazioni, oscurità ed esemplare uso di ritmiche e canti. Supportato da una resa audio eccellente, "Dead : Meat" riesce probabilmente ad unire le fasi più ispirate dei due progetti coinvolti, con Hrossharsgrani che si eleva dalla mediocrità delle ultime release e Dead Man's Hill che raggiunge una qualità compositiva mai toccata negli album precedenti, ottima anticamera verso il nuovo album "Spirit". Classe inaspettata.

Michele Viali

 

http://www.bugscrawlingoutofpeople.com/deadmanshill/

http://www.myspace.com/hrossharsgrani