26-02-2011
THEOLOGIAN
"The Further I Get From Your Star, The Less Light I Feel On My Face"
(Crucial Blast)
Time: (74:31)
Rating : 7.5
Dal 2009 ad oggi il progetto americano ha realizzato tre cassette (due delle quali in formato split con, rispettivamente, Wilt e The Vomit Arsonist) e quattro CDr di varia estensione (fra cui la collaborazione attiva con Steve Moore nell'interessante "Into The Uttermost Fields Of Ether"), per la maggior parte pubblicati tramite la Annihilvs. Quest'ultima è una piccola ma attivissima etichetta facente capo a Lee M. Bartow, meglio conosciuto come Leech, nome ben noto ai conoscitori della materia noise, death ambient e industrial in generale, in quanto titolare del quotato e longevo act Navicon Torture Technologies (e già dietro a svariati altri monicker tra presente e passato), sulle ceneri della cui cessata attività, nel 2009, è sorto proprio Theologian. È la Crucial Blast, seria ed oculata etichetta del Maryland, ad occuparsi della pubblicazione del primo CD ufficiale di lunga durata per Theologian, e la felice scelta di accompagnare il dischetto ad una sontuosa confezione digipak formato DVD a sei pannelli esalta l'affascinante veste grafica (corredata da intriganti simbologie ed immagini), ma chi conosce il catalogo della label statunitense sa bene quanto essa curi attentamente il package. Con Theologian il Nostro continua ad esplorare gli abissi più remoti e profondi del suono, manipolando la materia noise ed industriale con sbocchi in tutte le sue più fosche diramazioni: come per le precedenti prove, il suono si presenta quindi cupo ed ossessivo, ma stavolta più ricco di inserti rumorosi, nonché più efficace in virtù del notevole lavoro di produzione. Se "Zero" inaugura l'opera con un tema ambientale che risente in parte del taglio 'cosmico' sfoggiato assieme al succitato Moore, gli oltre 24 minuti di "In Times Of Need, We All Go Against Our Natures" sono la fatidica, lunga discesa agli Inferi che procede su lievi modulazioni, prima di farsi via via più inquietante inglobando spoken words ed urla distorte: una traccia emblematica per saggiare l'abilità descrittiva dell'esperto Bartow. Il nostro ama partire da trame più plumbee e tipicamente dark/death ambient, come in "Unfamiliar Skies" e nella title-track, per poi innescare opprimenti crescendo industrial che, soprattutto nel brano che dà il titolo all'opera, si fanno largo in maniera minacciosa tra autentici muri sonori ed un feeling sulfureo e misterioso che pervade il tutto. Non da meno "It's All Gone", la cui gelida e perpetua melodia sfocia in un mirabile crescendo d'intensità, laddove "Bearing Bitter Fruit" e la traccia conclusiva (non segnalata nella tracklist e in realtà intitolata "The Fragility Of The Male Ego...") sono gli spazi designati a far detonare la furia noise del Nostro, ribadita dalla lacerante ed urlata performance vocale in stile power-electro. Un'opera di indubbia qualità, densa di spunti di riflessione e forte della credibilità del suo creatore, nome di peso della scena che anche stavolta non delude le aspettative dei cultori degli anfratti più bui ed inospitali del suono. Disponibile anche in download digitale.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/gashtheologian