19-04-2007
LILY'S PUFF
"Heaven Frowns"
(Ark/Masterpiece)
Time: (40:46)
Rating : 7
La formazione italiana Lily's Puff cambia piuttosto radicalmente il proprio sound con questa nuova uscita. Se il passato vedeva incentrato l'ensemble di Marco Fabro sulla strumentazione classica (prima limitata al solo piano, a cui poi sono state aggiunte tenui note di chitarra), in "Heaven Frowns" la differenza è segnata dal nuovo acquisto Renzo Fanutti e dall'ingresso prepotente dell'elettronica in una realtà musicale che era prettamente acustica e neoclassica. Le ritmiche generate dalle macchine sono il fondamento del nuovo corso di questo ensemble, molto ricercate e fuori dal comune, sempre accennate e a sostegno di una strumentazione morbida e rilassante, arricchita da timidi e funzionali motivi di synth. La voce di Marco, affiancata da altre due voci femminili, abbandona le orme di Peter Murphy (segno di matura evoluzione), pur tenendo a mente la lezione canora degli anni '80. L'album è tutto incentrato su suoni post-rock che ricordano Björk (anche troppo in "All Same Words") o la calma dei Mogwai, senza dimenticare, rimanendo all'interno della Ark Records e dei confini italiani, il filo sonoro che lega la band all'ultimo lavoro dei Trees. Dalla crescita del gruppo emergono obiettivi importanti, che forse riusciranno a fornire una maggiore e meritata visibilità. Le tracce del passato persistono nei due splendidi brani intitolati "Kitchen Element", in cui vengono commentati col piano i piccoli oggetti e rituali quotidiani, brevi momenti di toccante malinconia che si erge in parte a ricordo del passato e riesce a svettare su tutto il resto dell'album e, in modo beffardo, anche sulla produzione precedente.
Michele Viali