22-10-2010
MACHINEFABRIEK
"Daas"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (75:34)
Rating : 6.5
L'olandese Rutger Zuyderveldt si presenta con un carico di pubblicazioni eccezionale, sfornato nell'arco relativamente breve di circa sei anni, sotto il moniker Machinefabriek: tra le più importanti e recenti svetta il CD "Daas", licenziato lo scorso aprile da un'etichetta di primo livello come la Cold Spring. Di fatto il lavoro in questione presenta un solo pezzo inedito, affiancato da quattro tracce recuperate da un LP split del 2008 ("Onkruid") e da precedenti realizzazioni in CDr ("Flotter" e "Koploop" del 2006 e "Grom" del 2007): nonostante lo scarto temporale, i pezzi sono uniti da un evidente feeling compositivo e da una forte malinconia di fondo. L'essenza del disco risiede in un curioso mix di partiture elettroniche diramate in droni, tappeti ambientali e rumorismi puri, a cui si uniscono flebili temi di archi in sovrimpressione che fanno scivolare i temi più ruvidi in atmosfere sognanti e isolazioniste, inframmezzate da pause, silenzi e prolungamenti sonici. Dei cinque lunghissimi brani, "Koploop" risulta quello più lineare e intenso: esente da 'graffi' noise, deve la sua qualità a dronici temi di tastiera stratificati e prolungati che sfociano in minimali e solitarie note di chitarra. Anche il conclusivo "Grom" è povero di asperità, ma viene sviluppato in un crescendo che da minimi segnali sonori giunge a compatti addensamenti di note e rumori. Buona la resa audio, che favorisce i toni alti e riesce a dare lustro tanto ai gorghi sonori quanto alle piccole schegge di rumore che intercorrono nei pezzi. "Daas" è forse il disco migliore per avvicinarsi all'opera di Machinefabriek, sia per la cura tecnica con cui è stato messo a punto (il mastering è di Jeff Mortimer), sia per il contenuto semi-riassuntivo che lo caratterizza. Indicato a chi sa apprezzare le derive sperimentali della musica ambient.
Michele Viali