29-09-2010
LES JUMEAUX DISCORDANTS
"Sang Pour Sang"
(Athanor)
Time: (45:08)
Rating : 8
Il limitatissimo esordio eponimo su CDr di tre anni fa aveva già messo in chiaro come Les Jumeaux Discordants, act nato dalla fusione d'intenti, capacità ed esperienze di Aimaproject e Roberto Del Vecchio (The Last Hour, ex-Gothica), fosse un progetto raffinato e dalle solide basi culturali, che affonda le proprie radici tanto nella poesia quanto nelle arti visive. Oggi ritroviamo il duo italico sotto le cure della blasonata Athanor, che né da alle stampe l'esordio sulla lunga distanza, ben racchiuso in un pregiato digipak a sei pannelli (completo di uno stupendo booklet) e limitato a 500 copie. Il suono del duo riemerge in tutto il suo oscuro splendore, completandosi e colorandosi delle fosche tinte neoclassic/ambient e martial/industrial con un piglio rituale che rimanda ad una intera tradizione di artisti italiani, capaci di esprimere in maniera unica sonorità in cui il nostro Paese ha fatto scuola. E Les Jumeaux Discordants non è certo da meno: "Sang Pour Sang", grazie ai contributi poetici (fra i quali alcuni di Angelo Tonelli, campionati dal vivo durante una performance ritomodernista) ed alle illustri collaborazioni (il violoncellista Zeno Gabaglio, Daniela Bedeski della Camerata Mediolanense), nonché alla pregiata veste grafica, è un lavoro fortemente evocativo che esalta con rinnovato vigore l'istrionismo vocale dell'eclettica Aimaproject (che nuovamente si cimenta con più lingue) e le visioni sonore di un Roberto Del Vecchio sempre più ispirato e capace di catturare le sensazioni ricercate. Nei suoi 45 minuti di durata, l'album racchiude 13 gioielli oscuri (fra cui quattro brani ripresi dal CDr d'esordio) in un concept diviso fra 'catabasi' ed 'anabasi': dal drammatico incipit "Malédiction" alla dolcemente apocalittica "Dynamische Befreiung", dalle inquietanti melodie di "Foxy Tail" ai lugubri rintocchi della severa "Le Destin", dalla gelida "The Sailing Ship" all'ipnotica "Almus Spiritus", dalla spettrale "Sacrifice" alla più marziale e possente "Die Götter Sind Hier", passando per una "Déduke Mèn A Selànna Kaì Pleìades" (composta da Gabaglio assieme ai Nostri) che suona come uno splendido traditional, e giù sino ai poemi di Tonelli catturati in "La Dea Bianca" e "Distico Orfico", prima della chiusura più ariosa di "Eterna Mutazione", in un caleidoscopio di sensazioni palpabili. Lo spessore culturale, l'intensità emotiva e la completezza dell'opera, uniti ad una produzione perfettamente calzante e suggestiva, fanno di "Sang Pour Sang" un coinvolgente momento d'Arte, un pezzo da collezione che non può mancare nella bacheca dei lavori di maggior pregio di ogni autentico appassionato delle migliori sonorità neoclassiche, rituali e marziali a tinte scure.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.lesjumeauxdiscordants.it/