05-08-2010
SANTAAGOSTINO
"Operazione Paura"
(Greytone)
Time: (47:22)
Rating : 7.5
Il ritorno del trio torinese, a seguito del debut del 2008 "La Morte Marcia Sui Terreni K" (su Inner Gravity Records), avviene sotto l'egida dell'intraprendente Greytone, etichetta lombarda giovane ma già capace di regalare soddisfazioni agli appassionati del panorama dark ambient e industrial. Se due anni or sono il suono di santAAgostino si dipanava attraverso distese di vibrazioni su temi industrial ambient, oggi questo si presenta più composito, meglio prodotto e ricco di idee magari non rivoluzionarie, ma indubbiamente interessanti e ben contestualizzate. Il tema portante della nuova release (racchiusa in un pregevole digipak) è la paura filmica orrorifica, descritta dalle note ufficiali come "...un trabocchetto mentale per 'uccidere' gli atavismi e tutti quei rifrattori mentali che chiudono l'uomo in una gabbia autocostruita nella propria mente, tramite la stessa mente...", e sia il titolo dell'opera che quelli delle varie tracce richiamano fortemente le atmosfere del cinema horror di culto. Non da meno è l'apporto musicale, che non sfigurerebbe affatto se accostato alle immagini che animavano certe leggendarie pellicole: di tale impatto audiovisivo è infatti l'iniziale title-track, col suo magma sonoro che, fra sporadici suoni taglienti, cresce sino a farsi pulsante, inquieto e più industriale; non da meno la seguente "Zombie: La Città Verrà Distrutta All'Alba", sulle cui ossessive onde soniche s'innesta un'ansiogena base electro, pronta a culminare in una sferzata danceable a base di un devastante beat distorto. Se i lancinanti rumori siderali di "Necrofilia Su Barbara Steele: L'Orribile Segreto" ne fanno un momento maledettamente opprimente, le sinistre movenze electro di "Virus: La Danza Nell'Inferno Dei Morti Dementi" vivono invece di un beat pulsante ben scandito, ed il ritmo è protagonista anche nella seguente "Terrore Nello Spazio Infinito: Culti Morbosi", più cadenzata e macchiata da sfumature industrial. Ne "L'Abominevole Dott. Phibes Uccide Ancora" è un caotico e schizoide organo a sortire l'effetto desiderato, mentre "L'Occhio Nel Triangolo: Zombie White Power" chiude l'opera in maniera fortemente ipnotica col suo incedere macchinoso e cupo. Un ritorno riuscito e decisamente più interessante del succitato debut, buona premessa per una futura evoluzione che potrà poggiare sui positivi sbocchi creativi trovati con l'opera in esame.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/santaagostino